“Se pensate che gli energy drink siano meno rischiosi dell’abuso di alcol, se ritenete le droghe leggere meno pericolose di quelle ‘pesanti’ o vi sentite sollevati al pensiero che vostro figlio utilizzi la sigaretta elettronica al posto di quella vera, siete sulla strada sbagliata“. Il monito arriva dall’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici Waidid. “E’ un vero percorso a ostacoli quello che si trovano ad affrontare gli adolescenti di oggi – interviene Susanna Esposito, ordinario di pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente Waidid – e così loro genitori. I ragazzi vivono una maggiore libertà e sono sempre più precoci nelle loro esperienze. Per questo raccomandiamo a mamme e papà un’attenzione sempre vigile, senza essere invadenti ma consapevoli dei rischi per la salute dovuti non solo all’uso di alcol, droghe e fumo ma anche ad energy drink e sigarette elettroniche“.
E proprio di abitudini pericolose diffuse tra gli adolescenti si è discusso in occasione della Notte europea dei ricercatori di Perugia, nell’ambito di Sharper, un progetto nazionale che ha coinvolto 5 città ovvero Perugia, Ancona, Cascina, Palermo e L’Aquila, finanziato dalla Commissione europea nel quadro delle Azioni Marie Sklodowska-Curie del programma Horizon 2020. Molte insidie possono rendere difficile la vita dei genitori di figli adolescenti. Ecco, dunque, una mini-guida di Waidid per aiutare mamme e papà:
FUMO. Anche l’uso della sigaretta elettronica aumenta, in generale, tra adulti e adolescenti. Secondi i dati di Eurobarometro 2017 in Europa, la usa il 2% della popolazione adulta, mentre nel nostro Paese piace al 4% degli italiani e otto fumatori su dieci la usano in combinazione con la sigaretta tradizionale, con l’obiettivo di smettere. Tra i 18 e i 24 anni, l’uso dell’e-cig si attesta su 1,8% di consumatori (Dati Passi 2014). Ma attenzione: secondo i primi risultati di una ricerca condotta dal Gruppo di Studio Ers (European Respiratory Society) gli agenti prodotti dal vapore potrebbero contenere sostanze potenzialmente tossiche e dannose, sebbene i rischi dipendano da molti fattori quali marca, aroma, calore, vaporizzatore, pulizia e durata d’uso della sigaretta, modo di fumare”.
ALCOL. Per gli adolescenti fino a 16 anni è raccomandata la totale astensione dall’alcol perché più vulnerabili agli effetti a causa di una ridotta capacità del loro organismo a metabolizzare l’alcol. Se nel breve termine l’alcol provoca una iniziale euforia e perdita dei freni inibitori, riduzione della visione laterale (visione a tunnel), perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione, l’utilizzo prolungato nel tempo, invece, può aumentare il rischio di sviluppare patologie più o meno gravi. Basti pensare che il consumo di 20 g di alcol al giorno (pari a circa 2 bicchieri di vino) determina un aumento di rischio del 100% per la cirrosi epatica; del 20-30% per i tumori del cavo orale, faringe e laringe; del 10% per i tumori dell’esofago; del 14% per i tumori del fegato; del 10-20% per i tumori della mammella; del 20% per l’ictus cerebrale (dati OMS).
ENERGY DRINK. Attenzione anche agli energy drink, cioè bevande che contengono stimolanti, vitamine e minerali, tra cui caffeina, guarana, taurina, varie forme di maltodestrina, carnitina e ginkgo biloba. Alcune possono contenere alti livelli di zucchero o glucosio. Molte bevande sono poi aromatizzate e colorate per somigliare ad analcolici. Secondo uno studio Espad (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs), in Italia circa 1 adolescente su 3 tra i 15 e i 19 anni assume abitualmente energy drink e le Regioni dove se ne consumano di più sono il Trentino Alto Adige, Veneto, Abruzzo e Sicilia.
DROGA E SOSTANZE STUPEFACENTI. Secondo i dati 2017 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, in Italia i giovani tra 15 e 34 anni fanno uso di cannabis nel 19% dei casi, di cocaina nell’1,8%, mentre l’1% utilizza Mdma o ecstasy e lo 0,6% fa uso di anfetamine. In generale, le droghe compromettono il funzionamento del sistema nervoso centrale e le sostanze assunte regolarmente possono provocare alterazioni anatomiche della massa cerebrale. Ma non solo. Possono causare patologie polmonari croniche e, a livello neurologico e psicofisico, possono determinare sbalzi di umore, alterazioni nei legami familiari e affettivi, un peggioramento scolastico e una riduzione della concentrazione.