Salute: ictus e fibrillazione atriale, parte da Milano la campagna Alice Onlus

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Informare la popolazione sulla fibrillazione atriale e sull’importanza di tenerla sotto controllo per evitare ictus invalidanti, portando sul territorio il messaggio di prevenzione in collaborazione con le associazioni locali. E’ l’obiettivo della campagna ‘Riprenditi la vita’ promossa da Alice Onlus – Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, giunta alla seconda edizione. L’iniziativa viene presentata oggi a Milano nei Giardini pubblici Indro Montanelli, dove per tutto il giorno il pubblico può usufruire gratuitamente di uno screening qualificato di pressione arteriosa e fibrillazione atriale, realizzato dai volontari delle sezioni lombarde dell’Associazione – Alice Milano Onlus, Alice Monza Onlus, Alice Brianza Onlus, Alice Como Onlus e Alice Pavia Onlus. La campagna è realizzata grazie al supporto non condizionato di Boehringer-Ingelheim.
L’evento – spiegano gli organizzatori – vede la partecipazione di una équipe di illustratori professionisti che offrono la possibilità ai passanti di venire ritratti assieme alla passione, nascosta o “perduta”, che vorrebbero riportare nella propria vita. Tutto questo -sottolineano – per amplificare la dimensione empatica del messaggio ed enfatizzare il concetto della libertà riacquistata e del nuovo stato del paziente, che può finalmente “riprendere in mano la propria vita”.
Gli artisti inoltre continueranno a essere i portavoce del messaggio anche nelle nelle prossime tappe della campagna sul territorio, e sul web. Da novembre sarà infatti online il sito della campagna www.riprenditilavita.it, dove sarà possibile avere maggiori informazioni sulla patologia, conoscere le prossime tappe della campagna e condividere la propria storia, ricevendo in cambio un ritratto. Tutti i ritratti realizzati dagli artisti e le storie raccolte in piazza e sul web andranno a popolare una gallery dedicata.
L’evento itinerante – spiega Nicoletta Reale, presidente Alice Italia Onlus – è l’occasione per informare il pubblico sui fattori di rischio della Fibrillazione atriale, sul suo pericoloso legame con l’ictus cerebrale, sulle diverse opzioni terapeutiche a disposizione e sulle limitazioni che ne derivano“. Limitazioni – ricorda la onlus – che vengono oggi ridimensionate dalla possibilità di reversione dell’effetto anticoagulante, restituendo al paziente qualità di vita. Le persone affette da fibrillazione atriale e in trattamento con anticoagulante vedono le proprie attività limitate. Il rischio di emorragia, che può conseguire a operazioni o incidenti anche banali, infatti, è un fattore che cambia drasticamente la qualità e le prospettive di vita futura, sia nel paziente sia nel caregiver.
La disponibilità oggi della reversibilità dell’azione anticoagulante dei farmaci – precisa Alice onlus – permette a entrambi i soggetti di vedere diminuito l’impatto della malattia sulla qualità di vita. Il paziente può infatti ricominciare a svolgere qualsiasi tipo di attività con meno preoccupazione, perché, in caso di necessità, può contare sull’effetto immediato della reversibilità; il caregiver potrà, a sua volta, assistere il proprio caro con meno ansia e preoccupazioni, con un giovamento fisico e psicologico della propria qualità della vita.

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