Duemila psicologi apriranno i loro studi il 10 ottobre per consulti gratuiti. Una possibilità che permetterà di puntare i riflettori sul disagio ‘dimenticato’, tendere la mano a chi ha bisogno di un sostegno, ma anche far conoscere meglio il lavoro di questi professionisti. Si tratta solo di una delle iniziative della Giornata nazionale della psicologia in calendario il 10 ottobre, dedicata al tema “periferie esistenziali‘. Una campagna organizzata per il secondo anno dal Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi in concomitanza con la Giornata nazionale della salute mentale, e presentata questa mattina a Roma.
Il tema scelto quest’anno è il disagio sociale, in particolare quello che si vive nelle ‘periferie esistenziali’. Non quelle fisiche ma le ‘periferie emotive’, che si possono trovare ovunque, anche in pieno centro metropolitano. “Il Consiglio dell’Ordine degli psicologi che rappresenta 105 mila professionisti – ha spiegato il presidente Fulvio Giardina – ha voluto focalizzare l’attenzione non verso le patologie e le sofferenze strutturate, ma su quel disagio che sta permeando il nostro Paese e che a volte si può trasformare anche in sofferenze più gravose“.
La Giornata nazionale “prevede una serie di iniziative in tutta Italia, con manifestazioni di diverso tipo. Purtroppo – ha osservato Giardina – sulla figura dello psicologo in passato si è costruita un’immagine negativa. Come se fosse colui che lavora sul lato oscuro della mente, colui che fa emergere un vissuto che nessuno vuole esplorare. In realtà si tratta di un professionista che lavora sul benessere, sulla qualità della vita, su tutte quelle situazioni di forte criticità psicofisica. Questa Giornata è anche un’occasione per permettere a tutti di ‘guardare’ dentro i nostri studi e capire meglio come funziona il nostro lavoro. E quali possibilità di aiuto possiamo offrire“.