A quasi un mese dal ‘Grand Finale’, l’immenso patrimonio di dati e immagini raccolto da Cassini continua a riservare sorprese e a mostrare alla comunità scientifica e al grande pubblico di appassionati vedute inedite di Saturno.
E’ stato infatti appena reso noto un altro scatto d’autore, centrato sull’emisfero nord del ‘Signore degli Anelli’ e realizzato dalla sonda NASA-ESA-ASI lo scorso 28 luglio, mentre era già impegnata nella Ring Grazing Orbit, una delle ultime fasi della missione.
L’immagine, scattata a circa 862mila chilometri di distanza, evidenzia nei toni del grigio le singolari geometrie che si estendono sul volto del pianeta: le fasce di nubi che si muovono seguendo un andamento circolare e la nota struttura ad esagono che cinge il vortice del polo nord, visibile come una macchia lievemente più scura al centro della forma geometrica e ritenuto una sorta di ‘occhio del ciclone’.
Questa peculiarità di Saturno – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – è stata osservata per la prima volta nel 1981 dalla sonda Voyager 2 e fu subito soprannominata ‘l’esagono’. Nella sua attività esplorativa, Cassini ha dedicato spesso le sue attenzioni a questa struttura, riuscendo a scorgerla anche quando il polo nord del pianeta era immerso nell’oscurità invernale. La sonda ha effettuato queste osservazioni con uno strumento che ha portato l’eccellenza italiana nell’orbita di Saturno: si tratta di VIMS (Visible and Infrared Mapping Spectrometer), uno spettrometro costruito da due camere, una nel visibile e una nell’infrarosso.
Cassini ha ulteriormente osservato l’esagono, quando la luce solare è tornata ad illuminare l’emisfero nord del pianeta, ed ha potuto immortalarlo con le sue fotocamere.
L’immagine in questione, infatti, è stata acquisita con la Wac (Wide-Angle Camera), usando un particolare filtro spettrale che lascia passare le lunghezze d’onda del vicino infrarosso centrate a 752 nanometri.
Nata dalla collaborazione tra NASA, ESA ed ASI, la missione Cassini ha avuto come obiettivo lo studio di Saturno e del suo sistema di anelli e lune, con particolare riguardo a Titano.
La complessità del ‘Signore degli Anelli’ e della sua numerosa ‘famiglia’, infatti, rappresenta un elemento di grande rilievo per analizzare i processi di evoluzione di un sistema planetario. Lanciata il 15 ottobre 1997, Cassini ha raggiunto Saturno dopo 7 anni di viaggio, durante i quali ha percorso oltre 3 miliardi e mezzo di chilometri, inserendosi nell’orbita del pianeta il 1° luglio 2004. Superata brillantemente la ‘maggiore età’, la sonda è stata attiva fino al 15 settembre 2017.