Sole e caldo in tutt’Italia, già da oggi soprattutto in Sardegna e nelle Regioni centrali tirreniche. Le temperature massime giornaliere hanno toccato picchi tipicamente estivi in Sardegna, con +29°C a San Vito, +28°C a Macchiareddu, +27°C a Sestu, Asuni, Bosa, Capoterra, Quartu Sant’Elena e Quartucciu, +26°C a Cagliari, Olbia, Sinnai, Barumini, Decimoputzu, Orosei, Sanluri e Vallermosa. Molto caldo anche nelle Regioni centrali tirreniche, tra Toscana e Lazio con +25°C a Capalbio e Orbetello, +24°C a Roma, Mantova, Grosseto, Follonica, Massa Marittima e Tarquinia, +23°C a Firenze, Pisa, Livorno, Frosinone, Guidonia, Latina e Civitavecchia.
Caldo anomalo per il terzo giorno consecutivo al Nord, con +21°C a Milano, Torino, Bologna, Genova, Reggio Emilia, Novara, Piacenza e Aosta, +20°C a Verona, Padova, Modena, Vicenza, Cuneo, Forlì, Rimini, Varese, Como e Sondrio. Domani, Giovedì 26 Ottobre, farà ancora più caldo in tutto il Paese, con temperature in sensibile aumento anche al Sud dopo la “Tempesta Mediterranea” che nelle scorse ore ha portato freddo invernale e nevicate sui rilievi.
Intanto è sempre più critica la situazione degli incendi al Nord/Ovest e in modo particolare in Piemonte. Questa mattina le fiamme hanno ripreso vigore sopra Locana, in una zona di montagna al confine tra il Canavese e il territorio di Ribordone, e in Valchiusella. In quest’ultimo caso si tratta del terzo rogo in tre giorni. Le fiamme si sono sviluppate lungo la strada che collega Traversella alla frazione Chiara e si sono estese lungo un fronte di un chilometro. Per il momento non ci sono abitazioni a rischio. Sul posto operano i vigili del fuoco e le squadre Aib. L’intera vallata e’ avvolta da una densa nube di fumo. Indagini dei carabinieri in corso. Quasi sicuramente si tratta di Incendi dolosi.
“La situazione e’ grave, chiederò al prefetto che mandi l’Esercito per controllare le nostre montagne devastate dagli incendi“. E’ l’sos di Giustino Bello, sindaco di Cantalupa (Torino), il Comune della Val Noce avvolto in una cappa di fumo che sta impedendo il sorvolo dei Canadair e degli elicotteri. Da alcuni giorni i roghi stanno flagellando il monte Tre Denti, la situazione si e’ fatta sempre più critica e nelle prossime ore potrebbe essere necessaria, per il denso fumo, l’evacuazione di una casa di riposo. “E’ stato fatto – spiega il sindaco – il censimento degli idranti sul territorio, e sono state posizionate autobotti nei punti più sensibili. Allerta anche per il rifugio Casa Canada, dove da questa mattina un gruppo di volontari è al lavoro per realizzare una fascia di sicurezza attorno all’edificio. Ieri – racconta Bello – ho chiesto l’intervento dei Canadair che operavano dal versante opposto della montagna, ma non sono arrivati. Oggi la situazione e’ grave, se non si potranno alzare gli elicotteri chiederò al prefetto che mandi l’esercito per controllare la zona“.