Terremoto Messico: mancano i registri degli edifici da ricostruire

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Mancanza di dati e registri incompleti. Sono queste le difficolta’ che le autorita’ messicane stanno affrontando nell’operazione di ricostruzione degli edifici impattati dai terremoti di settembre. Come riporta “El Milenio”, degli edifici da ricostruire si sono perse le indicazioni fondamentali, dal costruttore ai materiali utilizzati, fino ai dati che permettono di verificare se la costruzione e’ stata effettuata a norma.

Al centro dell’operazione di recupero sono in questo momento le abitazioni di Citta’ del Messico (40 edifici crollati, 500 immobili severamente danneggiati di cui oltre duemila solo a Iztapalapa), dove la Procura generale ha aperto 163 casi per verificare la situazione degli edifici dove mancano documentazione o piani architettonici: si investiga in particolare per frode, omicidio colposo o negligenza nella costruzione.

Lo scorso 19 settembre una nuova potente serie di scosse si e’ abbattuta nel cuore del paese nordamericano in diverse zone compresa la capitale Citta’ del Messico. Ad oggi il bilancio della tragedia e’ di 366 morti. Una tragedia che e’ anche una drammatica coincidenza: il 19 settembre di 32 anni fa il paese contava diverse migliaia di morti per un altro deflagrante terremoto. La peggiore delle scosse, 7.1 della scala Richter, non e’ stata cosi’ potente come quella (8.2) registrata il 7 settembre nel sud del paese, ma l’epicentro molto piu’ vicino alla capitale – circa 120 chilometri – ha finito per amplificare i danni. Nella megalopoli sono crollati 40 edifici, tra i quali due scuole.

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