Tumore al seno: arriva il super test genetico

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Un test genetico effettuato sul sangue o sulla saliva, in grado di informare le donne sulla loro probabilità di sviluppare il cancro al seno grazie alla ‘scansione’ di alcune centinaia di geni, 300 nei prossimi 2 anni. Potrebbe presto essere utilizzato su gruppi ad alto rischio nel Regno Unito, quindi su larga scala: i ricercatori dell’università di Manchester assicurano che potrebbe ridurre il numero di pazienti sottoposte mastectomia perché restituirà un profilo di rischio molto più preciso, consentendo di studiare opzioni personalizzate senza scegliere per forza l’intervento preventivo e demolitivo.

L’esame a oggi analizza 18 varianti genetiche note per influenzare la suscettibilità nei confronti della malattia, fra cui il gene Brca (1 o 2), conosciuto ormai come ‘gene Jolie’ grazie alla testimonianza dell’attrice hollywoodiana che ha dichiarato di essersi fatta asportare seni e ovaie a causa della sua forte predisposizione al cancro, dovuta proprio a questa variante genetica.

Il test – rivela la Bbc news – sarà inizialmente disponibile presso gli ospedali St Mary’s e Wythenshawe Hospital di Manchester, ma entro 2 anni gli esperti sperano di migliorarlo fino a includere 300 varianti genetiche a rischio di tumore. Combinando i risultati del test con le informazioni sulla densità del seno, l’età in cui la paziente ha avuto un figlio o ha raggiunto la pubertà, si otterrà una percentuale di rischio molto precisa relativa ai prossimi 10 anni e a tutto il corso della vita. La squadra lavora con l’Università di Cambridge e ricercatori negli Stati Uniti, in Australia e in Europa per esaminare campioni da 60.000 donne.

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