Tumori: uno screening per il cancro alla prostata, meeting a Pavia

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Grazie alle possibilità diagnostiche offerte dalla risonanza magnetica è ipotizzabile un’attività preventiva nella lotta al tumore della prostata, così come avviene per il cancro al seno. E’ quanto sostengono gli esperti di Maugeri, Ieo, San Raffaele, San Matteo, Cnao e Candiolo, che il 20 ottobre si riuniranno per il convegno ‘Ruolo della risonanza magnetica nella diagnosi e nella stadiazione del tumore prostatico’, organizzato dall’Irccs Maugeri di Pavia.

Durante i lavori, che inizieranno alle 9 e termineranno alle 17, il panel di esperti discuterà delle nuove frontiere diagnostiche contro una neoplasia che rappresenta il 20% di quelle insorte negli uomini fra i 50 e i 69 anni e il 20% dei tumori negli over 70, ma che ha anche una mortalità più bassa degli altri: 7.203 decessi nel 2013, su 98.833 (dati Isat).

Fino a pochi anni fa – ricordano gli esperti della Maugeri – la medicina sembrava aver raggiunto il massimo delle possibilità diagnostiche con il Psa, l’antigene prostatico specifico, ma dal 2011 sono state registrate riserve crescenti riguardo la sua affidabilità. “Oggi – spiega Paolo Poggi, radiologo e responsabile scientifico del corso e responsabile del Servizio centrale di diagnostica per immagini di tutta la Maugeri, ossia dei 18 Istituti presenti in 6 regioni italiane – con la Rm multiparametrica possiamo fare una diagnosi clinica più precisa e anticipata, mentre prima c’erano solo Psa e biopsia”.

Per Poggi, “con queste nuove possibilità diagnostiche sul tumore prostatico è venuto il momento di pensare ad attività di prevenzione sulla popolazione maschile come quelle costruite nel tempo per il carcinoma alla mammella nelle donne, anche considerando che i due tipi di neoplasie hanno tassi di insorgenza pressoché allineati. Mediante l’ottimizzazione di apposite sequenze e di tomografie sempre più performanti – conclude l’esperto – è pensabile che la Risonanza magnetica prostatica multiparametrica possa diventare strumento di screening al pari di quello mammografico”.

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