Acqua Alcalina: davvero combatte il cancro? Ecco cosa dicono gli esperti

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La proprietà benefiche dell‘acqua alcalina sono molteplici, ma associare il suo consumo a una ipotetica cura contro il cancro è un’affermazione fuorviante. Innanzitutto chiariamo il concetto e definiamo la terminologia di alcalino.

L’acqua alcalina differisce dalla normale acqua in quanto vanta un procedimento di alcalinizzazione e ionizzazione , come il nome stesso evidenzia: un’acqua si dice alcalina quando il suo pH è superiore a 7, a differenza dell’acqua pura che invece possiede un pH intorno a 7, dunque neutro.

Attraverso l’azione di ionizzazione poi la molecola di acqua viene scissa liberando ioni OH negativi che risultano essere potenti antiossidanti.

Le sorgenti naturali di acqua alcalina sono diverse e trovano posto in Messico, in Germania, in Oriente ecc..

Essendo difficilmente reperibile, spesso l’acqua comune viene filtrata e trattata da uno specifico elettrodomestico che una volta collegato al rubinetto di casa trasforma l’acqua in alcalina.

Tanti esperti concordano nell’affermare che l’acqua alcalina riesce a mantenere gli organi e i tessuti del corpo giovani e attivi, oltre che risulta essere un valoroso aiuto per le malattie infettive, per la diarrea o la stitichezza, per la gastrite e per i calcoli renali,  insieme a eventuali cure farmacologiche prescritte dal medico.

E per quanto riguarda i tumori? Una risposta arriva dall‘AIRC che parla della dieta alcalina: ” Che senso ha una “dieta alcalina” che dice di puntare ad “alcalinizzare l’organismo” dal momento che tutto il nostro metabolismo lavora per evitare che ciò accada?”

“Di fatto è praticamente impossibile modificare in modo sostanziale il pH dell’organismo perché siamo costruiti per impedire che ciò accada, dato che se così non fosse correremmo gravi rischi”.

“Si possono davvero avere benefici anticancro mangiando cibi che al di fuori dell’organismo tendono a essere basici, come alcuni tipi di frutta e alcuni legumi? A tale scopo, la risposta è no. Qualunque cibo viene infatti rapidamente in contatto con i succhi gastrici presenti nello stomaco, che sono molto acidi. Essi neutralizzano la sua alcalinità, rendendo l’alimento neutro o addirittura acidifico prima ancora di essere assimilato”.

“Se anche esistesse un cibo capace di mantenere la sua alcalinità, dopo aver attraversato lo stomaco, e quindi capace di alterare il pH del sangue e dei tessuti, l’organismo metterebbe in funzione i sofisticati ed efficienti i meccanismi automatici per riportare immediatamente il pH ai valori di normalità, attorno a 7,4. In caso contrario, l’organismo si troverebbe in pochi minuti in stato di alcalosi metabolica, e sarebbe necessario l’intervento urgente di un’équipe medica per evitare la morte”.

“Nessuno studio rigoroso ha mai dimostrato che le diete alcaline abbiano alcun effetto di prevenzione o cura del cancro a causa del pH”.

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