Allerta Meteo – Novembre non smette di stupire, dopo aver trascorso il mese di Ottobre all’insegna della stabilità dettata dall’anticiclone, Novembre fino ad ora si sta rivelando esattamente l’opposto, un mese condizionato dal transito sia delle perturbazioni atlantiche, che da quelle più fredde di matrice artiche. Dando uno sguardo all’evoluzione meteorologica, nelle prossime ore è atteso un deciso affondo invernale sull’Italia, la causa è determinata dall’Anticiclone delle Azzorre che tenderà a posizionarsi in Atlantico spanciando tra Francia ed Inghilterra. Questo ”blocco atlantico” piloterà una massa d’aria fredda di estrazione polare-marittima pronta a tuffarsi nel Mediterraneo. E’ attesa la formazione di un minimo depressionario sull’Adriatico centrale, in discesa sul Tirreno e poi verso Sud-Est. I primi forti fenomeni li avremo questa sera a partire dai settori settentrionali tra est Lombardia, Triveneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Il maltempo nella giornata di Lunedì inizierà a scivolare verso le regioni centro-meridionali, specie tra Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Oltre ai fortissimi fenomeni temporaleschi che verranno a crearsi per i contrasti termici che faranno da miccia alla formazione di fenomeni estremi (Scirocco dai quadranti meridionali, ed aria fredda dai quadranti settentrionali), la convergenza di queste due masse d’aria diverse ed un Cape superiore ai 1000 J/kg, favoriranno la possibile formazione di alluvioni lampo, trombe d’aria, forti grandinate e frequente attività elettrica. In un secondo momento la ventilazione tenderà a ruotare e a disporsi da N/NE, si attiveranno venti tempestosi di bora sull’Adriatico, con raffiche di tempesta fino a 100km/h.
Nella giornata di domani, Lunedì 13 Novembre, anche delle nevicate anche a quote collinari a partire dai 400-500 metri specialmente tra Emilia Romagna, Toscana e Marche settentrionali. Data la possibilità di forti fenomeni, non è escluso che l’aria fredda presente in quota possa rovesciarsi al suolo facendo abbassare la quota neve al di sotto dei 400-500 metri, pertanto non sono escluse alcune ”sorprese bianche”. La neve cadrà copiosa oltre gli 800–1.000 metri anche tra Umbria, Abuzzo, Toscana e Marche meridionali, e avremo accumuli eccezionali sull’Appennino soprattutto in Emilia Romagna dove i fenomeni saranno più violenti e abbondanti, con oltre un metro di neve in collina. Tra Lazio, Molise e Campania la neve cadrà oltre i 1.200/1.400 metri, mentre farà più freddo in Sardegna dove potremmo avere fiocchi addirittura ai 400–500 metri di quota e nevicate abbondanti oltre i 600 metri. All’estremo Sud, tra Sicilia e Calabria, la neve cadrà più in basso nella Sicilia occidentale (fino ai 1.200 metri), e più in alto nelle zone più orientali (sull’Etna e in Calabria), oltre i 1.400/1.500 metri.
Poi tra Martedì e Mercoledì il vortice di bassa pressione si approfondirà sui mari meridionali, Il maltempo si andrà infatti a concentrare al Centro-Sud, ed assumerà connotati tipicamente invernali, con temporali, venti burrascosi e nevicate in montagna. Clima nettamente più secco sul nord-ovest dove non ci aspettiamo nessuna novità di rilievo, in quanto i venti di foehn ripuliranno l’aria. A metà settimana il maltempo tenderà a smorzarsi e ad abbondare l’Italia, al suo posto tornerà l’anticiclone delle Azzorre che riporterà condizioni meteo più soleggiate, con un deciso aumento termico. Ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale: