E’ un Novembre di maltempo estremo nel Mediterraneo: pochi giorni dopo il disastro di Libia e Tunisia dove nel weekend ci sono stati morti e devastazione a causa di un violento uragano Mediterraneo che ha colpito pesantemente anche l’isola di Malta, e mentre l’Italia meridionale fa i conti con piogge torrenziali, oggi è la Grecia a pagare il prezzo più alto per le alluvioni che stanno interessando i sobborghi occidentali di Atene.
Almeno 13 persone sono morte dopo una violenta inondazione in tre città della Grecia. L’hanno reso noto fonti ufficiali, per le quali ci sono anche molti dispersi. Le inondazioni hanno colpito le città di Mandra, Nea Peramos e Megara, a ovest di Atene. Le immagini televisive hanno mostrato molti camion, bus e altri mezzi commerciali completamente sommersi nel fango. I morti includono un pugno di persone che sono morte nelle loro case, un autista di camion, un cacciatore e due persone che lottavano contro l’acqua. Una decina di persone sono tate salvate a un autobus.
Secondo la testimonianza di un portavoce dei Vigili del fuoco di Atene, Stavroula Malliris, ci sono state oltre 160 chiamate per richieste di soccorso nella sola capitale, mentre 60 vigili del fuoco stanno operando nelle aree di Mandra, Nea Peramos e Megara, vicino ad Atene, nella regione dell’Attica. Centinaia le persone rimaste intrappolate nelle loro abitazioni e nelle automobili, tanto che e’ stato dichiarato lo stato di emergenza in tutte e tre le aree mentre il viceministro per l’Ordine pubblico greco Nikos Toskas si e’ recato in una zona interessata. Il premier greco Alexis Tsipras e’ in continuo contatto con Toskas ed e’ stato concordato un piano per le operazioni di soccorso.