Ambiente, crisi del lago di Bracciano: “Ispra conferma che la causa è Acea”

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“Dopo le 3 relazioni di meta’ ottobre, arriva anche il documento conclusivo dell’Ispra relativo alle condizioni del lago di Bracciano. A seguito dei sopralluoghi effettuati tra luglio e settembre 2017, l’Istituto conferma che alla base della crisi idrica del bacino e del deterioramento del suo habitat ci sono i pressanti prelievi condotti particolarmente nei periodi piu’ siccitosi dell’anno”. Cosi’ in una nota il deputato Pd Emiliano Minnucci.

“Preso atto dei risultati delle indagini, ora e’ necessario mettere in campo azioni determinate con l’obiettivo di salvare il salvabile, non solo da un punto di vista ambientale e naturalistico, ma anche da quello economico – aggiunge – In questo quadro, un ruolo fondamentale deve essere ricoperto dalle stesse Amministrazioni locali che hanno tutto il diritto, ma anche il dovere, di costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento commisurato al danno subito.”

“Le Amministrazioni locali, insieme all’Ente Parco, hanno la possibilita’ di intervenire immediatamente presso il Tribunale superiore delle acque pubbliche al fine non solo di evitare nuove captazioni da parte di Acea ma anche di far rispettare la concessione in tutti i suoi aspetti. Da un punto di vista economico, invece – conclude – e’ necessario proseguire il percorso indicato dal presidente Zingaretti circa un risarcimento dei danni subiti dalle aziende e dalle piccole imprese del settore turistico e ricreativo a seguito del prosciugamento del bacino”.

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