“3200 Phaethon” è un asteroide del diametro di circa 4,8 km: vaga nella nostra galassia, entrando e uscendo dalle orbite planetarie durante il suo viaggio. Il mese prossimo, il sasso spaziale “sfiorerà” la Terra alla distanza di quasi 10 milioni di km, che, in termini astronomici, non è poi così trascurabile.
Phaethon (Fetonte, come il figlio del dio sole della mitologia greca, che aveva quasi distrutto il mondo) è un corpo celeste che completa un’orbita attorno al Sole ogni 1.4 anni: durante il suo tragitto annuale si avvicina anche alla Terra, e quest’anno passerà molto vicino. Il momento di massimo avvicinamento sarà a metà dicembre (intorno al 16), qualche giorno prima della consueta pioggia di meteore delle Geminidi.
Se la sua vicinanza alla Terra non fosse abbastanza, c’è da considerare che l’asteroide è anche molto grande, circa la metà dell’oggetto che secondo gli scienziati avrebbe provocato l’estinzione dei dinosauri. Di conseguenza, la NASA lo ha classificato un “asteroide potenzialmente pericoloso” (potentially hazardous asteroid, PHA).
Phaethon è una vera e propria anomalia e l’Agenzia statunitense non sa ancora come classificarlo: sebbene tecnicamente sia considerato un asteroide, è anche l’unico osservato ad essere responsabile di uno sciame meteorico.
Di solito le piogge di stelle cadenti sono il risultato di detriti ghiacciati di una cometa che evaporano man mano che si avvicinano al Sole: questi vengono quindi proiettati nello spazio ed alcuni raggiungono l’atmosfera terrestre ad alta velocità, regalandoci uno spettacolo suggestivo.
Lo sciame meteorico delle Geminidi in ciò è insolito, in quanto è originato dall’asteroide 3200 Phaethon: per questa ragione la NASA suggerisce che forse, in passato, l’asteroide era una cometa. In ogni caso l’origine di 3200 Phaethon rimane un mistero.
Gli asteroidi sono grandi “sassi spaziali” che non sono abbastanza grandi da essere classificati come pianeti. 3200 Phaethon ha viaggiato a lungo nel nostro Sistema Solare e probabilmente si è originato da qualche parte tra Marte e Giove: infatti la gran parte degli asteroidi probabilmente è nato in quest’area, perché, durante la formazione del Sistema Solare, la nascita di Giove ha impedito ad altri corpi planetari di formarsi nell’area tra Marte ed il gigante gassoso. Per questo motivo i piccoli oggetti presenti si sono scontrati tra loro e si sono frammentati divenendo asteroidi, ancora oggi a volte visibili anche nel cielo notturno.
La NASA ha spiegato che la gravità di Giove ha spinto i detriti di 3200 Phaethon verso la Terra nel corso degli ultimi secoli, cosa che potrebbe portare a Geminidi sempre più spettacolari. In ogni caso non c’è pericolo, perché l’asteroide ha “sfiorato” la Terra per molte centinaia di anni, senza rappresentare una minaccia.
Quest’anno, secondo l’International Meteor Organization report lo sciame meteorico delle Geminidi sarà visibile tra il 4 ed il 17 dicembre, ma il picco sarà tra il 13 ed il 14.