Molti di voi probabilmente penseranno che nel titolo ci sia un errore di battitura, eppure non è così: la batata rossa esiste per davvero. Si tratta di un tubero decisamente inconsueto e particolare, dal sapore dolciastro e dalla consistenza carnosa. Originario dell’America tropicale, portato nel Vecchio Continente da Cristoforo Colombo, appattiene alla famiglia delle Convolvolacee ed è scientificamente noto come Ipomea batatas. Tante sono le sue proprietà nutrizionali, tanto da essere considerato uno dei vegetali più salutari esistenti al mondo. Ricca di fibre, vitamine e Sali minerali, nonché di dosi elevate di vitamina A, C e B6, di flavonoidi e antociani, la batata rossa ha un forte potere antiossidante, prevendo tumori e patologie cardiovascolari.
Inoltre contrasta gli effetti dannosi dei radicali liberi, quindi l’invecchiamento precoce, combattendo stitichezza, anemia, accellerando la disintossicazione dell’organismo e aiutando il corpo ad espellere le tossine. Nella buccia, in particolare, è contenuto il cajiapo, una sostanza che combatte colesterolo cattivo, glicemia, emoglobina glicata e l’insorgenza del diabete di tipo 2. Nota è anche l’azione cosmetica della batata rossa, considerata un ottimo alleato naturale della bellezza grazie alle sue azioni antirughe e antiaging che la rendono un prezioso ingrediente delle maschere di bellezza emollienti, lenitive e antiossidanti.
Come consumarla? Cruda, aggiunta alle insalate, bollita, al forno, al cartoccio, fritta, in padella o grigliata. La batata rossa si sposa bene con risotti, riso, zuppe, creme e salse (hummus) o, a colazione, condita con del buon ghee.Impiegata per la produzione di farine, fecola, alcol, viene utilizzata anche per l’estrazione di un colorante rosso e, germogliata, per motivi ornamentali.