Farmaci: anti-leucemia Shire disponibile da gennaio in Italia

MeteoWeb

Shire annuncia che pegaspargasi, un componente della terapia neoplasica di combinazione per i pazienti pediatrici dalla nascita fino a 18 anni e per i pazienti adulti con leucemia linfoblastica acuta, sarà disponibile in Italia a partire da gennaio 2018. Pegaspargasi fu approvato in primo luogo dalla Fda americana nel 1994 per il trattamento dei pazienti con leucemia linfoblastica acuta che avevano un’ipersensibilità alle forme native di L-asparaginasi, e nel 2006 è stato poi autorizzato per il trattamento di prima linea come componente di un regime chemioterapico multi-agente. Nel 2016, pegaspargasi è stato approvato dall’europea Ema ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale in Italia il 12 luglio 2017. Precedentemente, il prodotto è stato reso disponibile ai pazienti italiani attraverso la legge 648/96.
Pegaspargasi sarà finalmente disponibile da gennaio per i pazienti adulti e pediatrici con leucemia linfoblastica acuta“, afferma Francesco Scopesi, General Manager di Shire Italia e Grecia. “Oltre ai benefici dati dall’emivita e dal dosaggio, l’uso di pegaspargasi in combinazione altri agenti chemioterapici ha contribuito ad aumentare i tassi di sopravvivenza a 5 anni nei bambini. Siamo lieti di lanciare pegaspargasi in Italia come parte del nostro impegno continuo ad incrementare l’accesso a questa importante terapia in Italia e nel mondo“.
Pegaspargasi è una forma pegilata di asparaginasi, un enzima che scompone un aminoacido non essenziale di cui le cellule hanno bisogno per crescere e moltiplicarsi. Senza questo aminoacido le cellule leucemiche muoiono. Come asparaginasi pegilata – comunica l’azienda – pegaspargasi è associata a un tasso di immunogenicità minore rispetto alle asparaginasi native e ha un’emivita sierica 6 volte maggiore. Inoltre, pegaspargasi richiede una somministrazione solo ogni 14 giorni, rispetto alle tre volte a settimana delle asparaginasi native. Tramite uno studio clinico, pegaspargasi è stato associato a una minore ansia trattamento-correlata rispetto alle asparaginasi native, aumentando così la qualità di vita dei pazienti.

Condividi