“Attraverso i canali ufficiali passano pochissimi Farmaci contraffatti. Il vero grande problema e’ rappresentato dal web, e’ questa l’emergenza”. Lo ha affermato il comandante del Nas dei Carabinieri, generale Adelmo Lusi, in audizione davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla contraffazione.
“Internet – ha spiegato il generale – e’ il canale preferito per questo tipo di commercio illegale, sostanzialmente per due motivi: per la possibilita’ di usare software anonimizzanti, che rendono difficile risalire alle localita’ di partenza, e per il ricorso sempre piu’ massiccio ai pagamenti con la moneta virtuale, con il singolo bitcoin passato in poco tempo da un valore di 200 ad uno di 3600 euro”.
“La contraffazione continua a rappresentare un business molto importante a livello mondiale”, ha ricordato il comandante del Nas, con un fatturato secondo alcune stime di almeno 16 miliardi di euro l’anno. “In Italia i furti non sono cessati ma sono in diminuzione dopo i picchi critici del 2013, 2014 e 2014 – ha aggiunto Lusi – mentre sono in aumento le denunce di smarrimento lungo la filiera azienda-grossista-farmacia o ospedale, un sistema piu’ subdolo per far sparire lotti o parti di lotti”.
Esiste anche un problema di “indisponibilita’, legata soprattutto alla vendita parallela di grossi quantitativi di farmaci all’estero, ma per fortuna ora c’e’ un Regolamento europeo che ha introdotto un sistema di tracciabilita’ della singola confezione: l’Italia deve uniformarsi entro il 2025 ma a quel che mi risulta tecnicamente potremmo essere in grado di anticipare i tempi, il che rappresenterebbe sicuramente un bel vantaggio per l’azione di contrasto”. “Siamo sulla buona strada”, ha concluso il generale, che giudica pero’ “indispensabile” anche l’inasprimento delle sanzioni, “visto che attualmente a fronte di pene molto lievi i margini di guadagno restano elevatissimi”.