“I nostri consulenti hanno chiesto una proroga per la consegna delle relazioni sul caso di Sofia”, la bambina di 4 anni morta per malaria il 4 settembre. “Una proroga per le difficolta’ tecniche nel giungere ad ottenere qualche dato”. A spiegarlo e’ il procuratore capo di Trento, Marco Gallina, titolare dell’inchiesta per omicidio colposo, che punta ad accertare le cause del decesso della piccola, avvenuto agli Spedali civili di Brescia, dopo ricoveri a Portogruaro (Venezia) e a Trento.
“La Procura non ha alcuna novita’ ufficiale, di nessun tipo” precisa il procuratore in merito a notizie di stampa, che parlano di indiscrezioni sulle analisi. L’assenza di novita’ viene affermata anche dall’Istituto superiore di sanita’, che sta svolgendo a sua volta gli accertamenti di rito. “L’accordo – precisa il procuratore – e’ stato dall’inizio di uno scambio informativo tra la Procura e l’Iss, che non e’ tra i consulenti della Procura. Dall’Iss ad oggi non e’ pervenuto nulla e i nostri consulenti non hanno ancora prodotto le relazioni”.