L’assessore trentino alla salute, Luca Zeni, riferisca in Consiglio provinciale martedi’ sul caso di Sofia, la bambina morta di malaria il 4 settembre a Brescia, dopo ricoveri negli ospedali di Portogruaro (Venezia) e Trento. A chiederlo e’ il consigliere provinciale trentino Claudio Civettini (Civica Trentina), dopo le dichiarazioni di ieri della ministra Beatrice Lorenzin: “Possiamo escludere assolutamente che la malaria sia stata presa in un contesto esterno all’ospedale” di Trento.
Civettini parla di una “tragedia” su cui chiede di non speculare, “ma certamente doveroso – dice – e’ anche il passaggio dell’accertamento delle eventuali responsabilita’ politiche che potrebbero avere precise connotazioni proprio valutando certe dichiarazioni che tenderebbero di affermare che, ancora oggi, ‘forse non si arrivera’ mai ad accertare l’origine del contagio’. Una posizione che deve essere immediatamente rigettata, poiche’ potrebbe essere una atteggiamento che potrebbe tendere a non far emergere la verità.”
“E laddove ci accertasse semplicemente un errore umano – prosegue – gli eventuali responsabili, non andrebbero certamente demonizzati, ma sostenuto nel superare il lato piu’ drammatico della vicenda”. Chiede quindi per approfondire “l’istituzione immediata di una Commissione d’inchiesta che possa accedere a tutti gli atti e collaborare -laddove fosse necessario, a delineare quelle che potrebbero essere responsabilita’ di ordine politico, nella gestione dello svolgersi dei fatti, dal momento del ricovero fino al triste epilogo che ha colpito tutta la comunita'”.