I casi di contagio in malaria in Svizzera sono in aumento: tra il 2007 e il 2013 erano in media 170, ma sono successivamente raddoppiati, con un picco di 424 casi nel 2015. Secondo il Guardian una situazione simile si registra anche in altri Paesi europei come Germania, Francia e Svezia.
Quasi tutti i casi registrati in Svizzera riguardano migranti provenienti dall’Eritrea.
La questione principale riguarda l’assenza, in suolo svizzero, della primachina, il principio attivo utilizzato per curare la malaria: in caso di necessità i farmaci devono essere ordinati e fatti arrivare dall’estero.
In ogni caso, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, a livello globale l’epidemia è in diminuzione: il report del 2015 sulla malaria segnalava 212 milioni di casi, in diminuzione del 21% rispetto a cinque anni prima, e con un tasso di mortalità ridotto di quasi un terzo.