L’Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio ha adottato le linee operative per le emergenze invernali 2017/2018. Nell’ottica di approntare un efficace sistema di intervento che, in occasione di significative precipitazioni nevose o gelo, possano compromettere gli interessi tutelati dal sistema di protezione civile, si predispone un quadro di azione che coordini la capacità operativa del sistema regionale di protezione civile. I diversi ambiti nei quali si sviluppa l’attività del sistema regionale di Protezione civile, sono i seguenti: 1) La previsione; 2) La prevenzione; 3) Il Soccorso e l’assistenza alla popolazione; 4) La Manutenzione della rete viaria. Con la Previsione, il Centro Funzionale Regionale acquisisce i dati previsionali relativi agli eventi atmosferici. Attraverso la Prevenzione viene evidenziata ogni possibile criticità conseguente ai fenomeni atmosferici nell’ambito dei Piani di Emergenza Comunale, cui deve far seguito l’approntamento di idonee misure di prevenzione e contrasto (sale stradale, manutenzione delle strade comunali, censimento fenomeni di dissesto e individuare utenze fragili). A seguire il Soccorso e l’assistenza alla popolazione predisposto dall’Agenzia regionale di Protezione Civile che, in occasione di eventi di natura eccezionale che compromettano l’incolumità delle persone e determinino l’esigenza di fornire assistenza alla popolazione, mette a disposizione mezzi, attrezzature e risorse. Infine la Manutenzione della Rete viaria che rientra tra le competenze istituzionali dei singoli Enti proprietari delle strade (Comuni, Province, Regione, Anas). Sulla base dei dati risultanti dall’Elenco Territoriale delle Associazioni di Protezione Civile della Regione Lazio, le risorse disponibili sono le seguenti: 63 lame spazzaneve, 115 Pick-Up idonei al servizio neve, 75 mezzi polifunzionali con assetto neve, 35 turbine a mano e 219 mezzi spargisale. Infine una particolare pianificazione operativa è dedicata ai territori colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 in conseguenza della fragilità territoriale che ne è conseguita. I Comuni hanno provveduto infatti a pianificare le attività di manutenzione stradale sulla base delle ordinarie competenze e anche per la viabilità di accesso alle aree SAE loro consegnate.