Il pompelmo, appartenente alla famiglia delle Rutacee e al genere Citrus, è un ibrido dalla storia antica. Le prime notizie disponibili su di esso, che datano intorno al 1750, ce lo descrivono come un incrocio originario delle isole Barbados tra il pomelo, Citrus maxima, e l’arancio, Citrus sinensis. Dai Caraibi, poi, la sua coltivazione si sarebbe diffusa alle Americhe e quindi al resto del mondo. Tante sono le sue proprietà benefiche. Ricco di vitamine e sali minerali, povero di calorie, il pompelmo disinfetta e stimola l’apparato digerente, pertanto è consigliato al termine di una cena abbondante; è un prezioso alleato contro gli stati influenzali, oltre ad avere virtù antiossidanti, antitumorali, antibatteriche, antinfiammatorie e a rafforzare il sistema immunitario.
Il succo, bevuto al mattino, contrasta la stitichezza, oltre ad alleviare flatulenza e mal di stomaco. Il pompelmo mantiene l’organismo idratato a lungo, pertanto è un buon rimedio naturale nei casi di convalescenza. Inoltre combatte affaticamento e stanchezza, migliora il metabolismo energetico, facilitando la perdita di peso e riducendo al massimo il rischio di sviluppare il diabete. Bevuto prima di andare a letto, il succo favorisce il sonno, alleviando le ripercussioni dell’insonnia; oltre a ridurre il rischio di attacchi cardiaci e ictus. Ma non è tutto. Il pompelmo migliora le funzioni cognitive grazie all’aumento dell’afflusso di sangue e ossigeno al cervello, regola il colesterolo e i trigliceridi, minimizza il rischio di malattie cardiovascolari.
Come consumarlo? In cucina è estremamente versatile. Oltre che per la preparazione di spremute e succo, da tenere in frigo, al riparo dalla luce, si sposa perfettamene con quinoa, rucola e avocado, in insalate miste, o nei risotti.Utilizzandolo è possibile dare un tocco esotico ad un primo di pasta oppure insaporire pollo e tacchino, maiale e manzo, ma anche salmone, tonno, gamberi e crostacei. Col pompelmo si preparano marmellate, dolci, dessert, biscotti e sorbetti.