Lo psichiatra, psicologo e pediatra argentino Salvador Minuchin, uno dei più eminenti terapeuti della famiglia di fama mondiale, noto per aver sviluppato la terapia strutturale di famiglia, è morto a Boca Raton, in Florida, all’età di 96 anni. Dal 1966 viveva a Boston. L’annuncio della scomparsa, dovuta a uno scompenso cardiaco, è stato dato dal figlio Daniel Minuchin al “New York Times”.
Docente all’Università di Pennsylvania prima e poi alla New York University School of Medicine, di cui era professore emerito, Salvador Minuchin era considerato un pioniere della terapia familiare. La psicoterapia, secondo Minuchin, cura l’individuo all’interno del suo contesto sociale cercando di modificare l’organizzazione interna della famiglia. Quando la struttura di un gruppo familiare muta allora cambiano le posizioni dei componenti di quel gruppo e così cambiano anche le esperienze di ciascun individuo.
In italiano la casa editrice Astrolabio Ubaldini ha pubblicato i suoi testi fondamentali: “Famiglie e terapia della famiglia” (1978); “Famiglie psicosomatiche. L’anoressia mentale nel contesto familiare” (1980); “Guida alle tecniche della terapia della famiglia” (1982); “L’arte della terapia della famiglia” (2014); “Malattia mentale e istituzione. Famiglie, terapia e società” (1991).
Sempre in italiano di Salvador Minuchin sono apparsi i libri: “Famiglia: un’avventura da condividere. Valutazione familiare e terapia sistemica” (Bollati Boringhieri, 2009); “Lavorare con le famiglie. Una guida alla psicoterapia della famiglia” (Franco Angeli Editore, 2015); “Caleidoscopio familiare. Appunti di uno psicoterapeuta della famiglia” (Carocci, 1989).
Nato il 13 ottobre 1921 in Argentina, a San Salvador, a nord di Buenos Aires, da una famiglia di origine ebreo-russa, da studente di medicina Minuchin partecipa al movimento d’opposizione al generale argentino Juan Peron e viene incarcerato per tre mesi. Dopo la laurea nel 1946 si specializza in psichiatria e pediatria e nel 1948 si trasferisce nel neonato Stato di Israele dove si occupa dei soldati in guerra, sopravvissuti all’olocausto. Nel 1950 studia psichiatria negli Stati Uniti e lavora con i bambini psicotici al Bellevue Hospital di New York e al Jewish Board of Guardians. Nel 1951 si sposa e con la moglie tornano in Israele e dirigono cinque istituti di accoglienza per bambini disturbati, per la maggior parte orfani della Shoah. Ritornato negli Stati Uniti, Minuchin inizia a lavorare con i gruppi e a sviluppare la terapia familiare.
Direttore del reparto di psichiatria al Children’s Hospital di Philadelphia, insegna psichiatria infantile e pediatria all’Università di Pennsylvania e dal 1965, per dieci anni; dirige il Family Therapy Training Center alla Philadelphia Child Guidance Clinic. Nell 1981 fonda a New York il Family Studies Inc., centro di insegnamento della terapia familiare. Nel 1983 lascia l’Università di Pennsylvania per la New York University School of Medicine dove insegna fino al 1995.