Sanità: all’Int di Milano 3 tartarughe ‘maestre’ del laboratorio didattico

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Tre tartarughe per aiutare i piccoli pazienti malati di tumore a stimolare la fantasia ed affrontare le proprie paure. Le testuggini vivono da anni sulla terrazza del reparto di Pediatria dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, accogliendo e stimolando la fantasia e lo stupore dei bambini che, dalle camere del reparto, raggiungono lo spazio aperto per giocare.

Quando una di loro, la tartaruga Maria Stuarda, si è ammalata ed ha avuto bisogno del veterinario, il suo percorso di cura e di convalescenza è diventato lo spunto per costruire un laboratorio di gioco e narrazione, coordinato da Carlo Alfredo Clerici e realizzato dalle educatrici della Sezione didattica del Comune di Milano.

“Consentire ai piccoli pazienti di poter continuare il programma scolastico intrapreso prima della diagnosi anche durante il percorso di cura – afferma Enzo Lucchini, presidente Int – è molto importante per il nostro Istituto, che è grato alle maestre e alle educatrici per il loro prezioso lavoro quotidiano. Grazie a loro, e ai numerosi volontari, i bambini possono dedicarsi ad attività didattiche stimolanti, come dimostra il libro ‘Anche le tartarughe’, affrontando il percorso di crescita personale anche tra le mura della struttura”.

“Tutte le persone che si ammalano hanno bisogno che qualcuno si prenda cura di loro – aggiunge Maura Massimino, direttore Struttura complessa Pediatria oncologica dell’Int – La vicenda narrata in ‘Anche le tartarughe’ mostra che è necessario tenere sempre in considerazione le necessità di ciascuno e che bisogna agire nei modi e negli ambienti adeguati. Infatti – spiega – la tartaruga Maria Stuarda è stata portata dal veterinario, vi è rimasta per alcune settimane e, al suo rientro in Istituto, è stata sistemata in una confortevole dimora preparata dai bambini e adeguata alla convalescenza. C’è sempre qualcuno che può avere bisogno di noi e per il quale possiamo essere utili e importanti”, conclude.

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