“Il farmacista ospedaliero del futuro può contribuire a ridurre i costi del sistema sanitario nazionale, a recuperare risorse importanti per la ricerca, per la terapia, per l’innovazione dei farmaci“: lo ha spiegato il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, intervenuto al XXXVIII Congresso nazionale Sifo Care ‘Il farmacista nel futuro del sistema salute’, in corso a Roma. “Oggi peraltro si deve puntare di più sulla tele farmacia, e sul farmacista ospedaliero anche nei servizi territoriali per educare il cittadino ad un utilizzo corretto del farmaco“. “La figura del professionista sanitario si apre a nuove prospettive, dettate dall’innovazione, dalle nuove tecnologie e dalla recente ‘riforma Gelli’. Di primaria rilevanza saranno le piattaforme digitali che consentiranno la diffusione dell’utilizzo di cartelle cliniche telematiche, con la duplice finalità di fornire una visione d’insieme della condizione clinica del paziente e di essere più facilmente intellegibili e riproducibili. Le nuove tecnologie potranno essere asservite alla tutela della salute anche attraverso la creazione di strumenti di contatto diretto tra il paziente e il professionista, per garantire un rapporto terapeutico immediato e una maggiore sicurezza sull’aderenza ed efficacia della cura“. “Un altro punto fondamentale, per garantire l’appropriatezza prescrittiva e di consumo dei medicinali, si ravvede nella tracciabilità del farmaco, resa possibile dall’istituzione di una Banca Dati centrale che raccoglie le informazioni riguardanti un determinato farmaco durante l’intero percorso distributivo. I dati raccolti, oltre a contrastare frodi e traffici illegali, possono fornire anche informazioni preziose riguardo all’andamento delle patologie più rilevanti“.
Sanità: il farmacista ospedaliero del futuro potrà ridurre i costi del SSN
