Un Programma per la transizione alla green economy, articolato in 10 proposte. A definirlo è il Consiglio Nazionale della Green Economy, formato da 66 organizzazioni di imprese della green economy italiana. Il Programma sarà presentato all’apertura degli Stati Generali della Green Economy, che si svolgeranno a Rimini all’interno di Ecomondo il 7 e 8 novembre, organizzati dal Consiglio Nazionale della Green Economy con il supporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Nell’occasione si chiederà una prima opinione alle forze politiche. Gli obiettivi dichiarati di questa iniziativa sono infatti due: contribuire ad arricchire e migliorare i programmi dei partiti in materia di green economy in vista delle prossime elezioni e far conoscere nel mondo della green economy le risposte che verranno date dalle forze politiche e dai candidati su queste proposte.
Le 10 proposte saranno discusse con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, Simona Bonafè (Pd), Luigi Di Maio (M5S), Stefano Parisi (Energie per l’Italia), Claudia Maria Terzi (Lega Nord).
Le proposte riguardano ambiti strategici per la green economy quali il cambiamento climatico come occasione per il rilancio delle rinnovabili e dell’efficienza, l’economia circolare con il recepimento del nuovo pacchetto di direttive europee sui rifiuti, un piano nazionale per la rigenerazione urbana, misure per sostenere la qualità ecologica delle imprese, per cambiare la mobilità urbana, per l’agricoltura sostenibile di qualità, per meglio tutelare il capitale naturale, per investire nella gestione delle acque e rendere più efficaci le politiche pubbliche.
Nella giornata inaugurale sarà anche presentata la terza Relazione sullo Stato dell’Ambiente che passa in rassegna lo stato di salute di tutti gli indicatori della green economy in Italia e nei 109 capoluoghi di provincia.
La green economy in Italia è ormai una realtà consistente: un’indagine del 2015 fatta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ha quantificato che la green economy coinvolge nei settori ‘core-green’ (quelli che producono beni e/o servizi di valenza ambientale) già il 27,5% del totale delle imprese e che con quelli ‘go-green’ (le imprese che, pur non producendo beni e servizi di valenza ambientale, hanno adottato modelli di business green) si aggiunge un altro 14,5% delle imprese italiane.