Terremoto: 34 opere d’arte recuperate da Amatrice e Accumoli in mostra a Roma

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Una testimonianza del difficile e complesso lavoro di recupero delle oltre tremila opere portate in salvo dai luoghi del terremoto e oggi conservate nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, in provincia di Rieti. E’ questo il senso della mostra ‘Rinascite. Opere d’arte salvate dal sisma di Amatrice e Accumoli’, che apre i battenti oggi al Museo delle Terme di Diocleziano a Roma.

Inaugurata dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, apre la stagione delle esposizioni del Museo Nazionale Romano di cui le Terme fanno parte ed è visitabile fino all’11 febbraio prossimo. Le 34 opere esposte (dal Medioevo al XX secolo), provenienti da Amatrice e Accumoli e affiancate dalle foto di Paolo Rosselli che documentano gli effetti drammatici del sisma, oltre a documentare la stretta connessione tra arte e territorio, servono a tenere acceso il faro sui luoghi del centro Italia colpiti dal sisma dell’anno scorso.

Curata dalla direttrice del Museo Nazionale Romano, Daniela Porro, e da Alessandra Acconci e promossa dal Mnr con Electa, ‘Rinascite’ è allestita dall’architetto Stefano Boeri e getta luce “sulla vicenda storica di quella parte del Paese, il Centro Italia, che in un certo periodo è stata tra le più importanti per gli scambi commerciali e artistici”, ha ricordato Boeri.

Sono esposti dipinti, sculture, suppellettili liturgiche che vanno dal XIII al XX secolo, a cui si aggiunge prezioso materiale di archivio e un “dettagliato plastico del centro di Amatrice (realizzato dall’Università ‘La Sapienza’) utile per la successiva ricostruzione”, ha sottolineato Daniela Porro, indicando nella ‘Madonna con Bambino’ del Museo Civico di Amatrice “un po’ il simbolo di questa mostra perché il dipinto è stato recuperato a una sola settimana di distanza dal sisma dalle nostre squadre, composte da storici dell’arte del Mibact insieme ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri e a numerosi volontari della protezione civile”.

La mostra è anche raccontata da un volume edito da Electa, che non sarà solo una guida all’esposizione, ma si propone come pubblicazione autonoma e come omaggio al territorio colpito dal sisma e al suo patrimonio culturale. Inoltre, un secondo volume racconterà l’impegno dell’Unità di Crisi Coordinamento Regionale del Mibact nel recupero delle opere d’arte nei luoghi del terremoto. Opere alla cui conservazione e restauro si può contribuire tutti con una donazione attraverso l’Art Bonus, esteso, dopo il sisma, ai beni di elevato valore culturale individuati dal Mibact e a quelli ritenuti dagli enti religiosi prioritari anche per le esigenze di culto.

 

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