I pazienti oncologici dell’ospedale Serristori di Figline Valdarno (Firenze) potranno sperimentare la medicina tradizionale cinese per alleviare i disturbi dovuti alla cura. I trattamenti, prescritti dagli oncologi ed effettuati da infermieri appositamente formati, hanno dato risultati positivi in particolare nella riduzione dei sintomi indesiderati provocati dalle cure antitumorali, con un miglioramento della qualita’ della vita.
Tra le tecniche tradizionali sono presenti l’auricoloterapia, il martelletto fior di prugna e la digitopressione. Il progetto e’ stato realizzato in collaborazione col centro Fior di prugna, struttura di riferimento regionale per le medicine complementari.
“Nel day hospital oncoematologico – si spiega in una nota dell’Asl Toscana centro – in soli tre mesi sono gia’ stati coinvolti 19 pazienti”, sui quali sono stati effettuati “un centinaio di trattamenti, con risultati percepiti positivamente“. Disturbi come nausea e vomito derivanti dalla chemioterpaia, ansia, dolore e turbe del sonno, viene precisato dalla Asl, “sono stati alleviati con l’applicazione dell’auricoloterapia, con pressioni sull’orecchio anche con l’uso di semi vegetali”.
Con la digitopressione vengono invece effettuati “micro-massaggi nei punti meridiani che sono dei canali energetici sui quali agisce la medicina cinese“. La tecnica del martelletto fior di prugna consiste invece “nella stimolazione di alcune superfici cutanee del paziente”. “L’introduzione delle medicina cinese nell’ospedale di Figline – viene affermato sempre nel comunicato – si attua in sintonia con quanto avviene a livello di Area vasta centro”.