Effetti collaterali che fanno tornare indietro nel tempo. E’ stato osservato che il colore dei capelli dei pazienti sottoposti a immunoterapia (anti-Pd-1 e anti-Pd-L1) si scurisce, tornando addirittura da bianco a nero. Il fenomeno viene considerato dagli esperti come segnale di una buona risposta al trattamento.
Lo studio è stato descritto sulla rivista ‘Jama Dermatology’ a firma di ricercatori dell’Universitat Autònoma di Barcelona e altre istituzioni di ricerca catalane. Nuove terapie mirate contro il cancro hanno raggiunto il mercato negli ultimi anni, aprendo orizzonti incoraggianti nel trattamento dei pazienti. Tuttavia ancora non sono stati studiati tutti gli eventi avversi correlati.
Il gruppo spagnolo riporta sulla rivista 14 casi reclutati tra settembre e dicembre 2016 di ri-pigmentazione dei capelli in pazienti trattati per cancro al polmone. Nel caso di pazienti con melanoma le reazioni all’immunoterapia osservate erano state invece macchie di vitiligine. L’osservazione clinica del fenomeno durante la terapia anti-Pd-1/anti-Pd-L1 è stata eseguita confrontando vecchie immagini fornite dai pazienti e foto recenti scattate durante il follow-up. In 13 casi su 14 la ri-pigmentazione dei capelli è consistita in un inscurimento diffuso dei capelli, mentre in un caso sono apparse aree di capelli neri tra chiome bianche.
Sempre 13 di 14 pazienti hanno presentato una buona risposta clinica al trattamento. In conclusione, gli autori affermano di “aver eseguito il primo studio, a nostra conoscenza, sul rapporto fra ri-pigmentazione dei capelli post-immunoterapia per il cancro del polmone, che può essere un buon segnale di risposta allo stesso trattamento”.