Quando i medici non gli avevano dato speranze per il futuro, lui aveva chiesto di festeggiare il Natale in anticipo. Il suo appello aveva commosso il mondo e in migliaia avevano inviato cartoline di auguri e regali al piccolo Jacob Thompson, 9 anni, meta’ dei quali passati a combattere con un neuroblastoma, un raro tipo di tumore. Domenica e’ morto, dopo aver festeggiato pero’ il Natale con un enorme albero addobbato nella sua stanza d’ospedale a Portland, nel Maine.
“Chiunque abbia inviato a Jacob un biglietto d’auguri, un regalo, un messaggio su Facebook o un video, o una preghiera, ha fatto la differenza negli ultimi giorni della sua vita”, ha fatto sapere la famiglia, postando un messaggio sul profilo Fb usato per raccontare l’esperienza del piccolo. “A Jacob avete dato gioia, a noi tutto l’ottimismo per il futuro. Grazie per esservi presi del tempo e aver mostrato interesse per il viaggio del nostro dolce bimbo. Dolorosamente, ce ne sono molti altri come lui che speriamo continuerete ad aiutare”.
L’ultimo ricovero in ospedale era stato l’11 ottobre. I medici non avevano dato speranze, il cancro si era diffuso alla testa e alle ossa, la chemioterapia non lasciava speranze. “Ci hanno detto di passare piu’ tempo possibile con lui e cominciare i preparativi per la sua morte“, ha raccontato la madre, Michelle Thompson Simard. “Nessuno pensa a questo tipo di programmi per il proprio figlio”, ha spiegato, sottolineando che non avevano un’assicurazione sulla sua vita. Grazie alle donazioni, sono riusciti a raccogliere quasi 165mila dollari per pagare il funerale.
Ma prima che arrivasse la fine, Jacob e’ riuscito a festeggiare il suo ultimo natale ‘anticipato’ il 12 novembre, insieme alla famiglia e alle migliaia di messaggi arrivati da tutto il mondo, compreso il video inviato dal cast della serie ‘Code Black’. Per la madre, la speranza e’ che la storia di suo figlio possa aiutare a far conoscere il neuroblastoma, una forma di cancro rara che colpisce in particolare i bambini. “Speriamo che verranno fatte donazioni e cosi’ una cura venga trovata”, ha affermato, invitando a inviare denaro a gruppi specifici che si occupano di questo, o a un associazione che soccorre i pinguini – l’animale preferito di Jacob – o ancora “fare qualcosa per gli altri, donare sangue, usare il vostro talento per portare rifugio, cibo o gioia a quelli che hanno bisogno, in memoria di Jacob”.