E’ ormai giunto l’ultimo mese dell’anno, il mese caratterizzato dal solstizio d’inverno. Dicembre è il dodicesimo e ultimo mese dell’anno secondo il calendario gregoriano. Tanti gli appuntamenti celesti che scandiranno il countdown verso le festività natalizie: dalla Superluna, alle Geminidi, passando per le congiunzioni. Si segnala inoltre che nelle prossime notti potremo porgere gli ultimi saluti all’astronauta Paolo Nespoli attualmente a bordo della Stazione Spaziale ma prossimo al ritorno sulla Terra: AstroPaolo sorvolerà i nostri cieli tra le 17:30 e le 19:00.
Nel dettaglio, ecco cosa ci riserva dal punto di vista astronomico il mese di dicembre 2017.
Il Sole si trova nella costellazione dell’Ofiuco fino al 18, quando passerà nella costellazione del Sagittario.
Si ricordi che il 21, alle ore 16:28 UTC (17:28 ora italiana) inizia ufficialmente l’inverno astronomico con il solstizio d’inverno: in questo giorno, il più corto dell’anno, la nostra stella raggiunge la sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, e l’arco apparente descritto da sudest a sudovest è minimo.
La Luna è in fase di plenilunio il 3, Ultimo Quarto il 10, novilunio il 18 ed infine Primo Quarto il 26. Il 4 raggiungerà il punto più vicino alla Terra lungo la sua orbita, il perigeo (357.495 km), mentre il 18 l’apogeo (406.604 km).
Si può immediatamente notare la concomitanza tra la Luna Piena e il perigeo: il 3 dicembre infatti potremo ammirare una suggestiva Superluna. La Luna compie un’orbita ellittica intorno alla Terra, dunque la sua distanza dal nostro pianeta varia sensibilmente nel corso di un mese, dai 356.410 km ai 406.740 km: quando la Luna è più vicina alla Terra (perigeo), appare ai nostri occhi più grande e più luminosa.
Per quel che riguarda l’osservabilità dei pianeti del Sistema Solare, Mercurio è visibile sull’orizzonte ovest, sebbene con molta difficoltà, nei primi giorni del mese, poco dopo il tramonto del Sole.
Venere abbandona il cielo di dicembre, diventando inosservabile a causa del suo trovarsi in congiunzione con la nostra stella. Marte è visibile prima dell’alba a sudest. Anche Giove si può ammirare, prima del sorgere del Sole, a sudest.
Anche Saturno si trova ormai in congiunzione col Sole: lo rivedremo in cielo nel 2018. Urano è osservabile (per mezzo di un telescopio) per gran parte della notte, inizialmente a sud e poi a sudovest. Nettuno è visibile (per mezzo di un telescopio) in direzione sudovest.
Congiunzioni: Luna-Giove-Marte prima dell’alba del 14; Luna-Venere-Mercurio prima dell’alba del 17.
Tra gli sciami meteorici del mese di dicembre, le Geminidi sono le assolute protagoniste: sono generate dall’asteroide 3200 Phaethon ed il nome deriva dal radiante, la direzione da cui sembrano provenire le stelle cadenti, situato qualche grado nord/ovest della stella alpha della costellazione dei Gemelli. Le meteore impattano con l’atmosfera terrestre ad una velocità di 35 km/h e in condizioni ottimali se ne possono osservare fino a circa 120 l’ora. Lo sciame si sta evolvendo in modo molto rapido: probabilmente fra un centinaio di anni si estinguerà. Il periodo di migliore visibilità va dal 10 al 15, con picco nella notte tra il 13 ed il 14.
Diamo un rapido sguardo alle costellazioni: mentre quelle autunnali si congedano, vediamo apparire a sudest la riconoscibilissima costellazione di Orione, il Toro ed i Gemelli.
Ad ovest troviamo Pegaso, Andromeda, Perseo e l’Ariete, mentre ad est il Cancro ed il Leone.
A Nord troviamo l’immancabile l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore: accanto Cassiopea, Cefeo, Dragone e Giraffa.