“Paese che vai, usanza che trovi” recita un famoso adagio estendibile anche ai riti di Capodanno. Tra le tante tradizioni che archiviano il vecchio anno, dando il benvenuto al nuovo, ricordiamo a Tokyo i festeggiamenti del Toshigami, le divinità dell’anno nuovo, omaggiando gli spiriti degli antenati. Parliamo di festeggiamenti che si protraggono sino al 3 gennaio. E’ questo il tempo in cui, ogni casa, perfettamente pulita per accogliere al meglio il nuovo anno, viene decorata con rami di pino e bambù e con paglia davanti all’uscio. In tavola, invece, si mettono osechi con riso mochi in polpette e toshikoshi-soba, spaghetti in brodo per scacciare la cattiva sorte e promettere lunga vita. I templi buddisti, allo scoccare della mezzanotte, rintoccano 108 volte (numero sacro per L’irente), mentre il giorno seguente è consuetudine recarsi al tempio o al santuario per la prima visita dell’anno, indossando il kimono, abito tradizionale giapponese.
Capodanno: le tradizioni più originali nel mondo
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