Capodanno: le tradizioni più originali nel mondo

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“Paese che vai, usanza che trovi” recita un famoso adagio estendibile anche ai riti di Capodanno. Tra le tante tradizioni che archiviano il vecchio anno, dando il benvenuto al nuovo, ricordiamo a Tokyo i festeggiamenti del Toshigami, le divinità dell’anno nuovo, omaggiando gli spiriti degli antenati. Parliamo di festeggiamenti che si protraggono sino al 3 gennaio. E’ questo il tempo in cui, ogni casa, perfettamente pulita per accogliere al meglio il nuovo anno, viene decorata con rami di pino e bambù e con paglia davanti all’uscio. In tavola, invece, si mettono osechi con riso mochi in polpette e toshikoshi-soba, spaghetti in brodo per scacciare la cattiva sorte e promettere lunga vita. I templi buddisti, allo scoccare della mezzanotte, rintoccano 108 volte (numero sacro per L’irente), mentre il giorno seguente è consuetudine recarsi al tempio o al santuario per la prima visita dell’anno, indossando il kimono, abito tradizionale giapponese.

I festeggiamenti comprendono anche la cerimonia del sakè otoso che si beve proprio durante i riti di Capodanno per purificare dai malalnni dell’anno vecchio, aspirando ad una vita longeva. I giapponesi, al primo gennaio, assistono al sorgere del sole da punti panoramici (es. Tokyo Tower). Se a Londra e in Regno unito è tempo di fuochi d’artificio, sfilate, travestimenti e feste sino all’alba, con un benaugurale bacio appassionato a Trafalgar Square ed i tradizionali tacchino ripieno e pudding,, arricchito per l’occasione da monete portafortuna; la musica è la protagonista di Vienna dove si balla sulle note del valzer e di operette, negli ampi saloni della Hofburg, ex residenza imperiale, o negli storici alberghi cittadini. A Shangai e in tutte le città della Cina il Capodanno si celebra il 31 dicembre secondo la tradizione occidentale e per 2 settimane, tra gennaio e febbraio, secondo il calendario lunare che varia ogni anno: è il celebre Capodanno Cinese o Festa di primavera che quest’anno si festeggia dal 16 febbraio e prevede la tradizionale cerimonia propiziatoria con fuochi d’artificio e rumori che scacciano i demoni maligni, tra balli e cortei in maschera.

A Mosca e in tutte le città della Russia il Capodanno si festeggia 2 volte: il 31 dicembre ( calendario gregoriano) e il 13 gennaio (calendario giuliano). Per tradizione si aspetta la mezzanotte, scandita dal rintocco delle campane della torre Spesskaja del Cremlino, scatenandosi in balli e feste, bevendo vodka e mangiando le tradizionali prugne secche, farcite di nocciole e ricoperte di panna acida. All’ultimo rintocco si apre la porta di casa per far entrare il nuovo anno. A Santiago del Cile si passa la notte di San Silvestro nei cimiteri, dopo aver festeggiato e brindato, trascorrendo quindi del tempo con i propri cari defunti. Nei giorni precedenti, inoltre, le abitazioni vengono pulite perfettamente per preparsi al nuovo anno, scacciando da esse ogni energia negativa. A Rio de Janeiro ci si veste di giallo, il colore del sole, della luce e dell’oro, facendo offerte alla dea dell’acqua Lamaja, gettando in mare, in suo onore, piccole zattere illuminate da candele e piene di fiori, oltre che sigari e alcolici. A Sidney si fa baldoria in spiaggia, tra balli sfrenati e grandiosi spettacoli pirotecnici che illuminano l’imponente ponte del Sydney Harbour.

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