“Uno degli aspetti nucleari del disturbo bipolare 2 è che, come dice giustamente il Dsm 5, devono essere presenti tutti i criteri A-F e che non bisogna fare confusione tra depressione e demoralizzazione“: lo afferma in una nota il prof. Leonardo Tondo, del Centro Lucio Bini di Roma e Cagliari.
“C’è bisogno per l’ipomania – dice Tondo – di un umore che sia persistentemente elevato, di un aumento dell’energia o di un umore irritabile, con la presenza di almeno tre sintomi (quattro se l’umore è solo irritabile) per almeno quattro giorni consecutivi“.
Tondo spiega che il db2 “non può essere diagnosticato in assenza delle linee guida del Dsm” e parla anche di un altro aspetto: “La depressione nel db2 non è reattiva, soprattutto non c’entra niente la demoralizzazione secondaria presente in molte situazioni della vita o in alcuni disturbi di ansia“.
“Il tipico soggetto ipomaniacale dorme tre ore a notte e si sente fresco – conclude il cattedratico – lavora incessantemente spesso per progetti fatui, spendendo soldi senza alcuna remora.“
Disturbo bipolare 2, esperto: “Ecco i sintomi, attenzione agli errori nella diagnosi”
