“Mentre nei giorni scorsi la Danimarca ha prodotto il 116% di energia elettrica dall’eolico e la Germania il 55%, in Italia il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli afferma che l’aumento dei prezzi dell’energia dipendano dalla rivoluzione Verde invece è esattamente il contrario perché omette di dire che e’ il sistema delle fonti fossili finanziato con soldi pubblici“: lo spiega in una nota Angelo Bonelli di Verdi-Insieme. “L’Italia nel 2016 ha elargito ben 15,2 miliardi di euro in sussidi, tra diretti e indiretti e in forme diverse (esoneri dall’accisa, sconti, finanziamenti per opere, ecc.) alle fonti fossili. Tra l’altro gas e petrolio risentono della fragilità e dell’insicurezza dei sistemi infrastrutturali di approvvigionamento, come i continui incidenti dall’Austria alla Libia a gasdotti e oleodotti dimostrano“. “Chi attacca la rivoluzione verde per difendere l’indifendibile vuole fermare la modernizzazione del paese per tutelare interessi delle lobby del petrolio, quello stesso petrolio che ogni anno in Italia provoca oltre 80 mila decessi per inquinamento come denunciato dalla ricerca dell’agenzia europea per l’Ambiente“.
VIDEO SUGGERITO
Energia: i rincari in bolletta causati “dalle fonti fossili”
MeteoWeb