Il gelicidio diventa un disastro al Nord: situazione drammatica in molte località [FOTO e VIDEO LIVE]

  • Gelicidio Lerma Piemonte
    Gelicidio Lerma Piemonte
  • Gelicidio Busalla
    Gelicidio Busalla
  • Gelicidio Busalla
  • Gelicidio Serravalle Scrivia
    Gelicidio Serravalle Scrivia
  • Gelicidio Busalla
  • Gelicidio Busalla
    Gelicidio Busalla
  • Gelicidio Serravalle Scrivia
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  • Gelicidio Piemonte
    Gelicidio Piemonte
  • Gelicidio Novi Ligure
    Gelicidio Novi Ligure
  • Gelicidio Novi Ligure
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  • Gelicidio Liguria
    Gelicidio Liguria
  • Gelicidio Gavi
    Gelicidio Gavi
  • Gelicidio Fanano
    Gelicidio Fanano
  • Gelicidio Emilia Romagna
  • Gelicidio Busalla
    Gelicidio Busalla
  • Gelicidio Appennino
    Gelicidio Appennino
  • Gelicidio
    Gelicidio
  • Gelicidio
    Gelicidio
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    Gelicidio
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    Gelicidio
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  • Gelicidio
    Gelicidio
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    Gelicidio
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    Gelicidio
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    Gelicidio
  • Gelicidio
    Gelicidio
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    Gelicidio
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MeteoWeb

Mentre in Calabria, Sardegna e Sicilia varie località sono a +20°C e sul litorale tra Marche e Abruzzo abbiamo +19°C, con picchi di +17°C addirittura sulla costa romagnola, al Nord/Ovest continua a fare molto freddo con temperature sottozero e forte maltempo. Situazione sempre più difficile per il gelicidio che sta colpendo il Centro/Nord Italia, in molte località tra Liguria e Piemonte, ma anche sull’Appennino tra Toscana ed Emilia Romagna, e in alcune valli della Lombardia. Il fenomeno provoca la totale intransitabilità di strade e linee ferroviarie, mentre nelle zone interne si registrano numerosi crolli di alberi e rami. Il gelicidio è provocato proprio dallo scorrimento di masse d’aria calde in quota (abbiamo +11,2°C ai 1.765 metri di altitudine del Monte Berlino, nel Comune di Garessio in provincia di Cuneo) mentre a valle resiste un cuscinetto freddo che mantiene le temperature sotto lo zero e quindi determina il congelamento della pioggia che cade liquida perchè arriva, appunto, da strati d’atmosfera superiori e stranamente più caldi.

Disagi pesanti in provincia di Alessandria dove, secondo quanto riferito dalla sala operativa del 118, sono piu’ di sessanta le persone cadute sui marciapiedi ghiacciati che sono state costrette a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Numerose le chiamate al centralino della polizia municipale, resta chiusa la tangenziale tra lo svincolo di via Marengo e la frazione di San Michele. Pioggia gelata anche sull’A26 Genova-Gravellona Toce, tra la Diramazione Predosa-Bettole e il tratto appenninico, dove secondo quanto riferito dalla Polstrada di Belforte Monferrato tutti i mezzi operativi sono al lavoro per garantire la circolazione. Sulla A7 Milano-Genova stanno terminando le code nella zona di Vignole Borbera, dove lo svincolo e’ rimasto chiuso per problemi sulla viabilita’ ordinaria. E’ invece tornata regolare la viabilita’ sul tratto da e verso Acqui Terme, dove nelle prime ore della giornata numerosi automobilisti sono rimasti bloccati e assistiti da personale di Croce Rossa e Protezione Civile che ha distribuito bevande calde.

Gravi disagi anche in Piemonte dove a Garessio, in provincia di Cuneo, è interrotta la strada statale 28 del Colle di Nava, a causa della caduta di alberi sulla carreggiata. Lo rende noto l’Anas, che prosegue le proprie attivita’ per garantire la transitabilita’ sulle strade statali del Centro-Nord interessate nelle ultime ore dal Maltempo, dalla Neve e proprio dal Gelicidio. Il ripristino della statale e’ in corso. Resta chiusa, informa l’Anas, anche la strada statale 21 della Maddalena da Argentera al confine di Stato, sempre in provincia di Cuneo. La chiusura del Colle di Nava va ad aggiungersi ai numerosi disagi che gia’ si registravano in provincia di Cuneo per l’abbondante nevicata. Resta chiusa l’autostrada A6 Torino-Savona, tra Mondovi’ e Savona, a causa della neve ghiacciata sulla carreggiata. Chiuso il colle di Cadibona e il colle della Maddalena, mentre resta transitabile il colle di Tenda, tra Italia e Francia, dove il traffico pero’ e’ rallentato a causa delle avverse condizioni meteo.

Situazione molto difficile anche in Liguria, sull’Appennino tosco/emiliano e in alcune valli Lombarde (vedi foto nella gallery a corredo dell’articolo).

Che cos’è il “gelicidio” (o “pioggia congelata”)

Il gelicidio è una precipitazione ghiacciata ben differente da neve e grandine: si tratta proprio letteralmente di pioggia congelata, tanto che in inglese si dice freezing rain. E’ provocato dal fenomeno della sopraffusione, cioè la presenza di strati d’aria calda in quota mentre al suolo fa ancora freddo. Così nell’atmosfera i fiocchi di neve si sciolgono alle alte quote dove trovano l’aria calda e diventano pioggia, ma poi quando stanno per toccare il suolo si congelano nuovamente perché le temperature ai bassi strati rimangono fredde e localmente sottozero. Il gelicidio quando arriva al suolo forma uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, racchiudendo i rami degli alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba, i cavi elettrici all’interno di un involucro assai duro di acqua cristallizzata e trasparente.

Questo fenomeno è molto frequente in Europa centro/settentrionale e negli Stati Uniti d’America, dove i rimescolamenti d’aria sono molto frequenti e proprio con il fenomeno del gelicidio si formano le “ice storm“, le tempeste di ghiaccio che sono tra i fenomeni meteorologici più devastanti del mondo. Ma può verificarsi anche in Italia, soprattutto nella Pianura padana e nelle conche e valli interne dell’Appennino centro/settentrionale. Molto molto più raro al sud.

Il gelicidio, a causa del peso del ghiaccio, è un fenomeno molto pericoloso e causa numerosi disservizi dato che può provocare la caduta di rami anche di grande spessore nonché la rottura di cavi elettrici, con conseguente interruzione dell’illuminazione pubblica, problemi alle comunicazioni telefoniche e alla circolazione per il fondo stradale scivoloso.

Il gelicidio non deve esser confuso con la brina che si deposita lentamente per condensazione sulle superfici esterne quando, in assenza di ventilazione e con umidità relativa dell’aria molto elevata, perdono calore di notte fino a raggiungere 0°C, e neppure la galaverna che si verifica, con temperature inferiori a 0°C quando minuscole goccioline di acqua esistenti nell’aria si solidificano intorno al suolo o sulla vegetazione formando un rivestimento che è però opaco (per la presenza di aria), biancastro ed assai fragile. Nel gelicidio invece l’involucro di ghiaccio cristallizzato è perfettamente trasparente, perché non contiene aria. In presenza di vento forte, il rivestimento intorno alle superfici segue la direzione del vento, cosicché si formano talora, specialmente intorno ai tralicci di metallo ed ai fusti delle piante, delle specie di lame di ghiaccio biancastre, irregolari e dentellate, larghe anche 20 centimetri e più; il fenomeno si chiama calabrosa.

Ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale:

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