Istat, il 2016 l’anno nero dei terremoti: 140 Comuni colpiti, a Norcia la scossa più degli ultimi 35 anni

MeteoWeb

L’edizione 2017 dell’Annuario statistico italiano dell’Istat ha rilevato che il 2016 è stato caratterizzato da un’intensa attività sismica, la maggiore degli ultimi trent’anni, concentrata soprattutto nelle regioni del Centro Italia: Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. Circa l’87 per cento dei sismi con magnitudo superiore a 3,0 Mw (Magnitudo momento), avvenuti in Italia in questo anno, ha avuto l’epicentro in queste regioni. Il primo più importante evento sismico, di magnitudo 6,0, è avvenuto nella notte del 24 agosto 2016, alle ore 03:36, con epicentro nel comune di Accumoli (Provincia di Rieti). A questo evento sono seguite numerose altre scosse, la più forte delle quali di magnitudo 5,3 nel comune di Norcia. Gli effetti di questi eventi hanno coinvolto migliaia di persone, provocato 299 vittime, numerosi feriti e danni sul territorio. I più gravi si sono registrati nei comuni di Accumoli, Amatrice (provincia di Rieti) e ad Arquata del Tronto (provincia di Ascoli Piceno). Gli eventi del 24 agosto hanno inaugurato una lunga sequenza sismica continuata nel 2017. Il culmine si è raggiunto il 30 ottobre 2016 con l’evento di magnitudo 6,5 Mw ed epicentro nel comune di Norcia (provincia di Perugia). È la scossa più forte registrata in Italia negli ultimi 35 anni (nel novembre 1980 il terremoto in Irpinia aveva raggiunto i 6,9 Mw). Con questo evento è cresciuto il numero delle persone senza abitazione, così come i danni e i comuni coinvolti, ma non si sono registrate ulteriori vittime. Nei giorni precedenti, il 26 ottobre, erano stati registrati altri due importanti eventi sismici con magnitudo maggiore di 5 ed epicentro nel comune di Castelsantangelo sul Nera (provincia di Macerata). Nel complesso sono 140, comprendendo anche la sequenza sismica verificatasi il 18 gennaio 2017 con epicentro in provincia de L’Aquila, i comuni colpiti dal sisma individuati dai decreti legge del 17 ottobre 2016, n. 189, dell’11 novembre 2016, n. 205 e n. 84 del 10 Aprile 2017. Di questi, 15 sono avvenuti in Umbria, 87 nelle Marche, 15 nel Lazio e 23 in Abruzzo.

Condividi