Le lenticchie sono uno dei cibi immancabili sulle tavole di San Silvestro, durante la cena dell’ultimo anno. Considerate simbolo di buon auspicio, fortuna e prosperità, risalgono all’antica usanza romana di regalare una scarsella (borsa di cuoio) legata alla cintura e contenente lenticchie, con l’augurio che si trasformasse in monete sonanti. La forma di questi legumi, infatti, ricorda quella di una moneta. Le lenticchie sono citate persino nella Bibbia, Genesi 25:34: Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie” e nel secondo libro di Samuele 17:28: “portarono dei letti, dei catini, dei vasi di terra, del grano, dell’orzo, della farina, del grano arrostito, delle fave, delle lenticchie, dei legumi arrostiti…”. Appartenti alla famiglia delle Leguminose, originarie della Mesopotamia e oggi coltivate in tutto il mondo, vantano innumerevoli virtù benefiche: ricche di proteine, ideali per l’alimentazione di vegetariani e vegani, donano un prolungato senso di sazietà, contrastano la stitichezza, facilitano il transito intestinale.
Inoltre proteggono le cellule dallo stress ossidativo, rafforzano il sistema immunitario, favoriscono l formazione del collagene, sono benefiche per il sistema nervoso, riducono l’affaticamento, aumentano la biodisponibilità del ferro alimentare, combattendo l’anemia. Ricche di folati, preziose in gravidanza e allattamento, le lenticchie prevengono malformazioni fetali come la spina bifida e, grazie al potassio, tengono sotto controllo la pressione sanguigna, la salute cardiaca e lo scambio idro-salino a livello cellulare. Questi preziosi legumi facilitano la perdita di peso, pertanto sono consigliati nelle diete ipocaloriche, abbassano i livelli di colesterolo cattivo ne sangue, sono un ottimo aiuto contro il diabete, stabilizzando la glicemia. Energetiche, le lenticchie prevengono il cancro al colon.