“L’arrivo del maltempo con pioggia e neve è manna per l’Italia a secco in cui nell’ultimo anno è caduta quasi 1/3 di acqua in meno (-30%) della media che ha provocato la più grave siccità da 217 anni con drammatici effetti sull’agricoltura ma anche rischi per gli usi civili e industriali“: lo afferma Coldiretti in riferimento all’arrivo dell’ondata di maltempo sulla base dei dati Isac Cnr, dai quali si evidenzia che l’anno meteorologico 2017 è stato il più secco in Italia dal 1800. Mancano all’appello quest’anno – stima la Coldiretti – almeno 50 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un 2017 straordinariamente siccitoso che ha lasciato svuotati laghi, fiumi e invasi. “Non solo dunque disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve – continua la Coldiretti – è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, nelle montagne, negli invasi, nei laghi e nei fiumi a secco. Le precipitazioni però per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti“. Positiva – conclude la Coldiretti – è la presenza della neve per incentivare il recupero delle risorse idriche nelle montagne, ma anche favorire la produzione di grano, secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane”.
Maltempo, Coldiretti: sollievo dalla siccità più grave degli ultimi 217 anni
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