Si trova ad 1 miliardo e mezzo di chilometri da Plutone, nella remota regione della Fascia di Kuiper, è ritenuto uno degli oggetti più antichi del Sistema Solare ed è al centro dell’attenzione degli studiosi per la sua forma particolare che ha fatto pensare anche ad un sistema binario: sono questi i tratti salienti di 2014 Mu69, l’oggetto della Fascia di Kuiper che sarà la ‘star’ della seconda fase della missione New Horizons della Nasa. Il corpo celeste, che ancora non ha ricevuto un nome ufficiale dall’Unione Astronomica Internazionale e recentemente è stato protagonista di una campagna per individuare un ‘nickname ad interim’, è tornato alla ribalta per uno studio presentato al convegno autunnale dell’American Geophysical Union, in corso a New Orleans (qui il video del workshop, tenutosi il 12 dicembre scorso).
La ricerca, basata su una serie di osservazioni effettuate l’estate scorsa, suggerisce la presenza di un piccolo satellite naturale che orbita intorno a 2014 Mu69. I dati che hanno spinto il team scientifico a formulare questa ipotesi – spiega Global Science – sono stati raccolti in tre campagne di osservazione con telescopi di terra tenute tra giugno e luglio 2017, quando 2014 Mu69 è passato davanti ad una stella (occultazione stellare). Particolarmente importante è stata la campagna del 17 luglio, in cui cinque telescopicollocati in Argentina dai ricercatori hanno raccolto dati fondamentali sulle dimensioni, sulla forma e sull’orbita di 2014 Mu69.
L’eventuale presenza di una compagna per il piccolo oggetto della Fascia di Kuiper è emersa dall’analisi dei dati delle osservazioni effettuate il 10 luglio. In quell’occasione è stato utilizzato anche l’osservatorio Sofia (Stratospheric Observatory For Infrared Astronomy) della Nasa, che ha rilevato una brevissima interruzione nella luce della stella. Ulteriori indagini sui dati, svolte anche con il supporto dei calcoli delle orbite di 2014 Mu69 forniti dalla missione Gaia dell’Esa, hanno fatto ipotizzare la presenza di un partner formato mignon per l’oggetto celeste in questione. 2014 Mu69, ancora ignoto quando New Horizons fu lanciata il 19 gennaio 2006, si trova a 6 miliardi e mezzo di chilometri dalla Terra e riceverà la ‘visita’ della sonda il 1° gennaio 2019; il team della missione lo ritiene di particolare importanza per gli indizi che può offrire sui processi di formazione del Sistema Solare esterno.