Le vere origini del panettone affondano le radici nella diffusa usanza medievale di celebrare il Natale con un pane più ricco di quello quotidiano. L’origine è milanese, appunto. Sembra che esistesse già nel ‘200 come pane arricchito di lievito, miele, uva secca e zucca. Il nome panettone sarebbe nato per indicare la forma più grande che aveva rispetto agli altri prodotti da forno. Un manoscritto tardo quattrocentesco di Giorgio Valagussa, precettore di casa Sforza, conferma la consuetudine ducale di celebrare il cosiddetto “rito del ciocco”. La sera del 24 dicembre, si poneva nel camino un grosso ceppo di legno e venivano portati in tavola tre grandi pani di frumento, materia prima di gran pregio. Il capofamiglia ne serviva una fetta a tutti i commensali, conservandone una per l’anno successivo, in segno di continuità. Nel 500, nel libro di Ortensio Lando, erudito milanese, si parla di pane arricchito da “l’aniso e il burro per farlo più delizioso” ma non era un pane legato all’evento natalizio. La prima definizione di panettone si trova nel dizionario Cherubini del 1839: “Specie di pane di frumento addobbato con burro, uova, zucchero, uva passerina (ughett) o sultana”.
Natale: le vere origini del Panettone la ricetta originale
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