I ricercatori dell’Università di Bonn, in Germania, insieme ai colleghi di Giappone e Francia, descrivono la scoperta di un antico plesiosauro del primo Triassico di circa 201 milioni di anni. I plesiosauri, invece che spingere via laboriosamente l’acqua con le loro leve, si muovevano elegantemente con arti modificati in ali acquatiche. La piccola testa era posizionata su un collo lungo e slanciato. Il corpo robusto conteneva potenti muscoli che mantenevano i movimenti delle ali.
Confrontato con altri rettili marini, la coda era corta perché era usata solo per curvare. Questo design evolutivo era molto efficiente, ma curiosamente non si è evoluto ancora dopo l’estinzione dei plesiosauri. Mentre le tartarughe marine usano principalmente le loro zampe anteriori per la propulsione, i plesiosauri muovevano tutte e quattro le zampe insieme, per una spinta più potente. Questi antichi animali non avevano un guscio come le tartarughe e si nutrivano di pesce. Numerosi fossili documentano una globale distribuzione del gruppo durante il periodo Giurassico e Cretaceo.
Il collezionista Michael Mertens ha scoperto l’eccezionale esemplare durante alcuni scavi in una cava di argilla in Vestfalia, in Germania. All’esemplare è stato dato il nome di Rhaeticosaurus mertensi, in cui la prima parte fa riferimento all’era geologica e la seconda omaggia lo scopritore. La lunghezza dello scheletro ricostruito è di 237 cm. Il team internazionale di ricercatori ha studiato un campione di osso. Prima ha osservato l’interno dell’osso usando la tomografia computerizzata e poi ha tagliato delle sottili sezioni per uno studio microscopico.
Basandosi sui segni di crescita nelle ossa, i ricercatori hanno riconosciuto una veloce crescita del plesiosauro. Sembra che i plesiosauri crescessero in maniera estremamente veloce prima di raggiungere la maturità sessuale. Secondo i paleontologi, questo è un chiaro segno del fatto che i plesiosauri erano a sangue caldo. Poiché si sono diffusi in tutto il mondo, saranno stati in grado di regolare la loro temperatura corporea per poter invadere parti più fredde dell’oceano. Fin quando l’impatto di un meteorite e le eruzioni vulcaniche portarono a un collasso dell’ecosistema, di cui i plesiosauri furono le principali vittime.