In questi giorni il presepe è presente in milioni di case di tutto il mondo, essendo tra i simboli più popolari del Natale, rappresentazione visiva di quanto si legge nel Vangelo di Luca, al capitolo secondo: la nascita di Gesù che “viene adagiato in una mangiatoia perché non vi era posto per loro nell’albergo”. Ma la sua tradizione affonda le radici in uno specifico fatto storico della vita di San Francesco, il poverello d’Assisi che ideò il primo presepe vivente quando era già in fama di grande santità. Dopo tre anni, infatti, sarebbe morto e trascorsero appena due anni dal suo decesso che venne proclamato Santo, caso unico nella storia della Chiesa. Ripercorriamo le origini del primo presepe vivente. Siamo a Greccio, piccolo centro in provincia di Rieti, nel Lazio… luogo in cui egli arrivò nel 1209, andando ad abitare, come d’abitudine, in un logo isolato, da eremita, sul Monte Lacerone, a qualche chilometro dal Castello cittadino. Il castellano di Greccio, Giovanni Velita, ne divenne amico sincero, tanto da chiedergli di avvicinarsi in città per permettere a tutti di andare ad ascoltarlo.
Presepe vivente: il primo venne ideato da San Francesco d’Assisi
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