Un gruppo di ricercatori dello Spanish National Cancer Research Centre (CNIO) ha identificato una proteina chiamata RanBP6 come un nuovo regolatore di EFGR. Hanno dimostrato come il fermare RanBP6 promuova la crescita del glioblastoma. Inoltre, la ricostituzione della proteina in un modello roditore porta ad una riduzione della crescita del tumore. Gli autori dichiarano che questi risultati potrebbero avere delle “importanti implicazioni cliniche”.
I tumori maligni del cervello rappresentano circa il 3% dei tumori conosciuti e ogni anno circa 100.000 nuovi casi sono diagnosticati in tutto il mondo. Il glioblastoma è il tumore primario più comune e letale del sistema nervoso centrale negli adulti. Un decennio di studi ha sottolineato la complessità del genoma del glioma, sebbene il significato funzionale della stragrande maggioranza delle alterazioni genetiche rimanga elusivo.
La Seve Ballesteros Foundation-CNIO Brain Tumor Group, guidata da Massimo Squatrito, in collaborazione con il laboratorio di Ingo Mellinghoff presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center (MSKCC) di New York, ha ora scoperto un nuovo meccanismo che contribuisce a prevenire lo sviluppo del glioblastoma.
Il recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR) gioca un ruolo fondamentale nel normale sviluppo del cancro. L’anormale attivazione dell’EGFR stimola la crescita del tumore ed è attribuita principalmente ad un aumento di numeri di copie geniche. I ricercatori hanno identificato una proteina non descritta precedentemente, RanBP6, come modulatore dell’espressione EGFR.
Eliminazioni focali di RanBP6 sono state trovate in un sottoinsieme di pazienti affetti da glioblastoma e il fermare la proteina incoraggiava la crescita del tumore in un modello roditore. Inoltre, la ricostituzione di RanBP6 nelle cellule del glioma che mancano della sua espressione porta ad una riduzione della crescita del tumore in un modello roditore.