In alcune province dell’Italia Settentrionale, secondo un’usanza consolidatasi negli anni 30, il 13 dicembre è atteso dai bambini con grande trepidazione in quanto, in questo giorno, Santa Lucia, in groppa al suo asinello, seguita dal cocchiere Castaldo, porta doni ai bimbi buoni, che precedentemente, attraverso una lettera, le avevano espresso i loro desideri, segnalando i regali desiderati. In cambio, però, i bambini dovranno lasciare della paglia per l’asinello, una tazza di tè per la Santa e un pezzo di pane per Castaldo ma anche vino, arance, biscotti e fieno. La Santa sarà attenta a non farsi sorprendere e se qualche bambino cercherè di restare sveglio per vederla, lei getterà una manciata di cenere negli occhi dei piccoli curiosi, senza lasciare alcun dono.Nella mattina del 13 dicembre, i bambini troveranno dolci, caramelle e i doni richiesti, dispensati parzialmente o totalmente a seconda del comportamento tenuto. Santa Lucia portatrice di doni non è una festa per tutti i bimbi in quanto, in molte parti della nostra Penisola e del mondo, sono altri i personaggi delegati a questo, dal più globalizzato Babbo Natale, alla Befana e a San Nicola.
Santa Lucia portatrice di doni in groppa al suo asinello: le origini della favola
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