Salute, sigarette elettroniche: uno studio conferma le perplessità di chi si schiera contro il loro uso

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I giovani adulti che usano sigarette elettroniche hanno il quadruplo delle possibilità di cominciare a fumare tabacco entro 18 mesi rispetto ai loro pari che non usano sigarette elettroniche, secondo uno studio dell’University of Pittsburgh. I risultati dimostrano che le sigarette elettroniche stanno servendo da via al fumo tradizionale, contrariamente al loro proposito di fungere da strumento per smettere di fumare.

Lo studio, pubblicato oggi sull’American Journal of Medicine, è il primo sondaggio nazionale che ha seguito per più di un anno persone tra i 18 e i 30 anni che all’inizio non erano fumatori. I risultati finali di questo sondaggio hanno mostrato che l’11.2% dei partecipanti – nessuno dei quali aveva mai fumato quando ha compilato il questionario iniziale – ha cominciato a fumare tabacco.  Dei partecipanti che usavano sigarette elettroniche nel primo questionario, il 47.7% ha cominciato a fumare tabacco 18 mesi dopo, contro il 10.2% di quelli che non usavano sigarette elettroniche.

Brian A. Primack, direttore del Center for Research on Media, Technology and Health di Pittsburgh ha dichiarato: “Il nostro studio rivela che l’uso di sigarette elettroniche nei non fumatori dà loro più probabilità di cominciare a fumare. Questo, dunque, sostiene le politiche e gli interventi educativi progettati per diminuire l’uso di sigarette elettroniche tra i non fumatori”.

Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare perché le sigarette elettroniche aumentano il rischio di passare al tabacco, ma Primack ha notato che diversi fattori sono in gioco, come il fatto che l’uso di sigarette elettroniche replica il comportamento di fumare sigarette tradizionali, che fungono da gentile introduzione al fumo tradizionale e che l’accumulo di dipendenza da nicotina potrebbe portare gli utilizzatori di sigarette elettroniche a cercare più sigarette di tabacco alla nicotina.

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