Oltre 200 milanesi hanno aderito tra febbraio e marzo 2017 all’appello dell’associazione Cittadini per l’Aria, che ha chiesto di misurare i livelli di biossido di azoto nell’atmosfera posizionando campionatori davanti a casa: il 96% dei rilevatori ha misurato concentrazioni di biossido di azoto superiori al limite di 40 µg/m3 prescritto dalla legge.
L’esperimento di scienza partecipata si estende ora con il progetto nazionale ‘NO2, no grazie – Stop ai diesel in città’ con lo scopo di misurare il biossido di azoto nelle città più inquinate.
L’associazione Cittadini per l’Aria cerca volontari a Roma, Milano, Brescia e Bologna, cittadini pronti a posizionare fuori dalla propria abitazione un campionatore.
L’iniziativa, al via dal 1 dicembre, è il primo monitoraggio dal basso dell’inquinamento atmosferico da NO2 svolto a livello nazionale.
L’Italia è il paese Europeo con il record di morti premature causate dal biossido di azoto: 17.290, in un anno. L’inquinante provoca irritazioni delle mucose, asma, bronchiti, edemi polmonari ed enfisemi. I soggetti più a rischio sono bambini, anziani e persone già affette da patologie all’apparato respiratorio.