Il solstizio d’inverno è il giorno più corto dell’anno, con il numero di ore e minuti di luce minori di tutto l’anno, nonostante la saggezza popolare reciti: “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”. La credenza che vuole il 13 dicembre, giorno in cui si festeggia Santa Lucia, il più corto dell’anno è un lascito della tradizione che viene dal passato quando, prima del 1582, la sfasatura tra Calendario Civile e Calendario Solare era tanto grande che il solstizio cadeva proprio tra il 12 e il 13 dicembre, rendendo effettivamente quello il giorno più corto dell’anno. Nel 1582, Papa Gregorio XIII riformò il calendario alla luce di più moderne ed accurate accurate osservazioni astronomiche e fu deciso d’imperio che si passasse al nuovo calendario, detto appunto Gregoriano, abolendo i 10 giorni di ritardo che esistevano, passando direttamente dal 4 Ottobre al 15 Ottobre, togliendo cioè i 10 giorni di sfasatura accumulati negli oltre 10 secoli precedenti.
Il solstizio passò, così, al 21-22 dicembre. Quest’anno, il solstizio d’inverno è atteso, lo ricordiamo, alle ore 16:28 UTC (17:28 ora italiana), dando inizio all’inverno astronomico. Una curiosità: il Calendario Gregoriano non fu subito accettato da tutti i popoli. Basti pensare che nei paesi nordici, invece, che l’adottarono circa duecento anni più tardi, il solstizio continuò a cadere il 13 dicembre. Anche se il calendario non aveva più “rispetto” per Santa Lucia sono rimasti i proverbi che menzionano un “falso” aumento della durata del giorno dal 13 dicembre in poi, tra cui quello che recita: “A Santa Lucia ‘nu passe ‘e gallina”, che poi continua con “E a Sant’Aniello ‘nu passe ’e pecurielle!”; per ricordare che a Santa Lucia (13 dicembre) la giornata si allunga un pochino, di un piccolo passo di gallina, ma che il giorno dopo, il 14 dicembre (Sant’Aniello), già si allunga di un più grande passo di agnellino (pecuriello)!