Fu Eliogabalo, imperatore dal 218 d.C. al 222 d.C, a tentare di imporre, per la prima volta, il credo “Elogabalus Sol Invictus” come dio-Sole della sua terra natale, la città-Stato di Emesa, in Siria, facendo costruire un tempio dedicato alla divinità sul Palatino. Dopo la sua morte, ormai la credenza si era radicata tra gli imperatori romani che continuarono a essere ritratti sulle monete con l’iconografia della corona di raggi solari. Fu Aureliano ad ufficializzare per la prima volta il culto del dio-sole, adottandolo come elemento di colesione tra le popolazioni in quanto esso era presente in tutte le regioni dell’impero. Aureliano era da poco riuscito a riunificare l’impero, sconfiggendo la regina Zanobia, del regno di Palmira. Per la sua vittoria, fondamentale era stato l’aiuto dei sacerdoti della città di Emesa. L’imperatore, infatti, apprezzò molto il loro aiuto decisivo, dicendo che prima della battaglia aveva avuto una visione.
Solstizio d’inverno: il Sol Invictus ed il suo profondo legame col Natale
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