La nuova scossa di terremoto ad Amatrice, quella di ieri notte con magnitudo locale 4.0, e’ “una ferita che non si chiude mai, un incubo che sembra non finire mai”. Quella scossa sismica “interviene su una popolazione ormai stremata dal punto di vista psicologico”. A lanciare l’allarme e’ la psicoterapeuta Francesca Mastrantonio, presidente dell’IIRIS, Istituto Integrato di Ricerca ed Intervento Strategico di Roma riconosciuto dal Miur, che da luglio e’ presente sul territorio per coordinare “IIRIS – Un fiore per Amatrice”, il progetto di sostegno psicologico ai bambini e ai ragazzi della cittadina del Reatino colpita dal terremoto, realizzato in partnership con il Comune di Amatrice e finanziato dal Kiwanis Club Bergamo Orobico Onlus.
E dai microfoni di Radio Cusano Campus lancia un appello al governo affinché si attivi per sostenere aiuti psicologici alla popolazione di Amatrice, anche alla luce della nuova scossa che nella notte di ieri ha riaperto la ferita di Amatrice. “E non basta – spiega – lo sforzo di questa e delle altre associazioni impegnate sul campo, non basta a risollevare una comunita’ stremata, se lo Stato non decide di intervenire in maniera incisiva per sostenere un vero e proprio soccorso psicologico.” I rischi sono alti, anche quelli di suicidio: “Purtroppo si’, – conferma la psicoterapeuta – ci sono gia’ stati casi di questo genere. Percio’ e’ urgente intervenire per far sentire che non sono soli, dare speranza e stimolare la loro resilienza. E’ proprio questo il momento in cui la popolazione di Amatrice va sostenuta”.