Il tifone Tembin ha colpito il sud delle Filippine con venti a 105 km/h e raffiche fino a 145 km/h: si è aggravato nelle ultime ore il bilancio delle vittime delle frane e delle inondazioni generate dal ciclone, soprattutto nella provincia di Mindanao.
I morti accertati sono 200.
La provincia più colpita è quella di Lanao del Norte, dove sono decedute 127 persone e altre 69 risultano disperse. Ben 47 persone sono morte nella provincia di Zamboanga del Norte, 18 a Lanao del Sur e 8 nelle provincie di Bukidnon e Misamis Occidental e a Iligan City.
La polizia ha reso noto che 144 persone sono disperse mentre più di 40.000 erano fuggiti nei campi di evacuazione, mentre Tembin si dirigeva nel Mar Cinese Meridionale. Un totale di 70.000 persone sono sfollate o colpite dalla tempesta secondo la Federazione internazionale delle società della Croce rossa e della Mezzaluna rossa (IFRC), che ha avvertito che il persistere di forti piogge potrebbe ostacolare la ricerca di sopravvissuti.
Tembin ha colpito meno di una settimana dopo il passaggio della tempesta tropicale Kai-Tak, che ha lasciato decine di morti e oltre 20 dispersi nelle Filippine centrali, mettendo a dura prova la nazione.
Il tifone più letale a colpire il paese è stato Haiyan, che nel novembre 2013 provocò la morte di migliaia di persone e distrusse intere città nelle zone densamente popolate delle Filippine centrali.
