La tradizione più nota vuole che baciarsi la notte di Capodanno sotto al vischio protegga gli innamorati ed il loro amore. Si sa anche che, regalato, assieme a pungitopo e agrifoglio, serva ad augurare a parenti ed amici un anno nuovo ricco di felicità e prosperità. Ma le tradizioni aventi questa pianta per protagonista sono davvero numerose. Nell’antichità, ad esempio, si credeva che se una donna sterile ne faceva uso, ben presto sarebbe diventata fertile. I popoli germanici ritenevano il vischio un dono divino e che nascesse nel luogo in cui era caduto un fulmine, emblema della forza divina, dell’immortalità e della rigenerazione. Sappiamo anche che i Druidi, sacerdoti celti, lo raccoglievano secondo un preciso rituale durante il solstizio d’inverno. In particolare, era il sacerdote più alto, armato di falcetto d’oro, ad evirare simbolicamente il vischio dall’albero per poi raccoglierlo in un candido panno di lino affinchè non perdesse i suoi poteri magici.
Ritenuto nel Medioevo dal popolo in grado di domare gli incendi, tanto da appenderlo sulla soglia delle case e dei fienili, il vischio è chiamato, da molti, il ramo d’oro. Innumerevoli sono le sue virtù benefiche: è efficace contro l’ipertensione arteriosa, migliorando l’irrorazione sanguigna a livello cerebrale e cardiaco, aumenta la diuresi, calma le palpitazioni, il nervosismo e lo stress, grazie alla sua azione sedativa. Inoltre riduce l’arteriosclerosi, argina la formazione di placche aterosclerotiche che possono restringere o ostruire le arterie, previene trombosi o embolie cerebrali. Ma non è tutto. Esso agisce contro diarrea e disordini gastrointestinali in genere, affezioni respiratorie, tosse e asma, sintomatologie legate a sindromi da raffreddamento.
Il vischio è ritenuto un antitumorale, inivendo la proliferazione delle cellule cancerogene, con buoni risultati nei casi di tumore al pancreas, al polmone, al colon-retto e mammario. Il suo utilizzo come coadiuvante la chemioterapia è conosciuto sin dal 1926, oltre ad essere impiegato nel periodo post/operatorio. Il vischio ha azione emostatica, riducendo, ad esempio, la perdita di sangue in caso di mestruazioni abbondanti o emorragie uterine post-gravidanza; esercita un’azione antinfiammatoria nei casi di lombosciatalgia, emicrania, dolori reumatici. Come acquistarlo? Previo consiglio medico, sotto forma di tintura madre, decotto, tisana, estratto secco, estratto fluido, macerato glicemico.